Una denuncia per vilipendio delle istituzioni è stata presentata dalla responsabile provinciale del dipartimento legalità e sicurezza di FdI della provincia di Foggia, Daria Cascarano, in merito alle offese sessiste pronunciate dal rapper Gennarone ieri sera sul palco del concerto del Primo Maggio a Foggia.
La denuncia è stata formalizzata nella tarda mattinata ai carabinieri di Foggia. “Ho presentato denuncia come privata cittadina che si è sentita lesa dalle parole pronunciate ieri sera, e in qualità di responsabile del dipartimento legalità avverto ancor più la necessità di agire – spiega Cascarano -. Se il conduttore della serata o un rappresentante del governo cittadino si fossero dissociati al momento dalle parole pronunciate dal palco, è probabile che non avrei presentato alcuna denuncia”. Cascarano sottolinea come “sia strettamente necessario capire che i rapper, i cantanti, gli artisti in generale siano maestri per i nostri ragazzi e devono dare l’esempio. Ieri sera è andata in scena una doppia offesa. Alla premier in quanto tale e in quanto donna e dunque verso tutte le donne. I giovani hanno purtroppo perso il rispetto nei confronti delle donne, degli insegnanti, delle istituzioni. Per cui tocca a noi adulti e a chiunque abbia un ruolo di responsabilità prestare particolare attenzione ai messaggi e alle parole che veicolano. Se nessuno nell’immediatezza si è dissociato – conclude Cascarano – ritengo che quelle parole fossero condivise. Dobbiamo tutti essere molto attenti all’influenza che noi adulti abbiamo sui giovani”.
Il rapper: “Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno”
Ha accusato la premier Giorgia Meloni di aver riportato in Italia lo “spettro del fascismo” e l’ha offesa usando un linguaggio sessista durante il concerto del Primo Maggio a Taranto. Oggi il rapper foggiano Gennarone chiede scusa per aver “urtato la sensibilità di qualcuno. Le mie parole erano più che altro rivolte al fascismo. Erano una provocazione artistica– dice all’Ansa- Mi sembra una cosa anormale quella che sta accadendo in Italia soprattutto da parte di una presidente del Consiglio che non si dichiara apertamente antifascista e vara leggi che mettono il bavaglio alla stampa e riducono la libertà sull’aborto. E’ un periodo storico molto delicato e se non ne parliamo noi artisti, ognuno attraverso la propria forma, chi lo dovrebbe fare”.
Ad assistere al concerto, oltre a centinaia di cittadini, anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali. Gennarone spiega di essere salito sul palco un paio di ore dopo l’inizio del concertone e di aver sottolineato nel suo discorso di apertura la necessità di versare quattro lacrime. “La prima per tutti i popoli in guerra in ogni angolo del mondo. La seconda per i lavoratori, soprattutto per chi perde la vita sui luoghi di lavoro, soprattutto i giovani deceduti durante i percorsi di alternanza scuola lavoro. La terza per la nostra Italia che sta vivendo l’ombra del fascismo grazie a Giorgia Meloni – e a questo punto la parola di cui chiedo scusa – e la quarta per la nostra città di Foggia attanagliata da una malavita che la soffoca”. Il rapper sostiene che la città deve mostrare il suo alto senso civico “non scandalizzandosi per una parola che non voleva di certo essere offensiva nei confronti della presidente e delle donne in generale, ma per tutti gli episodi di criminalità che avvengono e che spengono il futuro”.
FdI Puglia: “Sconcertante, sindaca e organizzatori prendano le distanze”
“Quanto accaduto ieri nel corso del concerto dell’1 maggio a Foggia è sconcertante. L’ignobile volgarità della frase proferita contro la premier Giorgia Meloni da un personaggio salito sul palco per esibirsi è un vero e proprio atto di violenza contro il quale ci aspettiamo che gli organizzatori, la sindaca e gli assessori comunali presenti all’evento prendano le distanze”. Lo affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Puglia, Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro. “Gli insulti sessisti e la solita solfa della evocazione dello spettro del fascismo sono la dimostrazione evidente del clima di tensione che certe frange minoritarie e violente vogliono instillare in un paese che, è bene ricordare, essere democratico”, continuano i consiglieri regionali. “Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà a Giorgia Meloni con la consapevolezza di essere orgogliosamente dalla parte di chi pratica la vita democratica nel presente e costantemente proiettata al futuro, anziché diffondere becera violenza convivendo tristemente con le proprie elucubrazioni e frustrazioni”.