Quattro vittime. È il dato che accomuna l’ultima tragedia della funivia del Faito all’altro grave incidente avvenuto su quel monte, il 15 agosto del 1960. Era un impianto giovane, inaugurato appena 8 anni prima, quello che non riuscì ad arrestare la corsa della cabina verso valle, corsa che finì sui binari della Circumvesuviana. Gli scatti dell’epoca dell’Archivio fotografico Carbone documentano quel disastro.
La vicenda giudiziaria su quella strage portò a una condanna per quadruplice omicidio colposo per le tre figure professionali ritenute responsabili della rimozione dei limitatori di velocità all’impianto. Negli anni, però, la funivia ha continuato a funzionare portando turisti sul monte che guarda il mare della costiera.
Nel 2012 era stata chiusa per la revisione programmata. L’inaugurazione della nuova fase nel 2016 con le autorità. Nel 2021 un altro inciampo senza conseguenze gravi: un blackout elettrico tenne sospesa una cabina con dentro 31 persone per oltre un’ora durante la discesa. Tanta paura ma nessun ferito. Sono seguiti anni di una crescita costante di utenti. L’inizio della stagione 2025 una settimana fa, dopo controlli e manutenzione che avevano dato il via libera alla ripresa dell’attività.