
Le rivelazioni del genetista a “Cloud – Idee e persone in rete”, il talkcast di RaiNews.it: Matteo Fabbri, Genetista forense e docente della Sezione di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Ferrara (e già consulente tecnico della difesa Stasi, nel corso del processo che ha visto la sua condanna), spiega perchè dal punto di vista tecnico la nuova perizia depositata dalla dottoressa Denise Albani, incaricata dal Gip di Pavia, segnerebbero una svolta, ed un bivio nell’inchiesta.
“Il Dna – racconta Fabbri a “Cloud” – è una prova regina ma in realta’ è una prova come tutte le altre, ora andrà contestualizzato. Qui l’indagine tradizionale emergerà in maniera prepotente ed è l’unico pilatro su cui poggia l’analisi tecnica. A con il dna non potremo dire nulla, non è la panacea che risolve tutti i mali, deve andare a braccetto con una indagine tradizionale fatta in modo rigoroso”.
“La collega (Denise Albani, la genetista incaricata dal Gip di Pavia) depositera’ queste pagine, perizia, e poi dovra’ essere motivato il motivo per cui quel Dna si trova su quelle superfici corporee. Ritengo che vi siano tutti gli strumenti per chiarire il tutto con un rinvio a giudizio ed un processo”. E conclude: “Ci sono 12 caratteristiche genetiche confermate, di cui 5 compatibili con Stasi, ma tutte e 12 corrispondono all’attuale indagato.
Caso Garlasco, presunti “indizi plurimi” su Andrea Sempio: nuove piste degli inquirenti
Ancora colpi di scena sul caso Garlasco, un caso che appassiona che coinvolge e che, ormai quasi ogni giorno, ci sorprende con novità e colpi di scena. L’ultimo, l’analisi della genetista Denise Albani, perita nominata nell’incidente probatorio nell’inchiesta che vede indagato Andrea Sempio per l’omicidio, che indica “piena concordanza” tra l’aplotipo Y rilevato nel 2007 su due unghie di Chiara Poggi e la linea paterna del profilo biologico dell’indagato.
A “Cloud” il punto della situazione, con lo sguardo i possibili scenari futuri e cerchiamo anche di capire cosa spinge gli italiani a seguire questo caso con interesse sempre crescente a quasi 20 anni dal brutale omicidio.