Mentre si cerca ancora nei laboratori e negli archivi giudiziari nel tentativo di ritrovare l’involucro con l’intonaco grattato 18 anni fa dal muro delle scale della villetta di Garlasco e che è legato all’impronta “33” attribuita ad Andrea Sempio, che sembra sia rimasto distrutto, le nuove indagini per far luce sull’omicidio di Chiara Poggi si concentreranno, oltre che sull’analisi di quanto sequestrato nelle scorse settimane, anche sulla ricostruzione della dinamica del delitto, attraverso la ‘lettura’ delle tracce di sangue, e sull’arma usata che mai stata individuata.
Garlasco, intonaco e sangue: a caccia di indizi a casa Poggi. Ancora da stabilire arma del delitto