Francis Kaufmann, l’uomo accusato del duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, dormiva assieme alle due all’interno di Villa Pamphili almeno nei quindici giorni precedenti all’uccisione della donna. Lo hanno accertato gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, analizzando le celle e i tabulati del telefono del californiano.
Dalle verifiche è emerso che i tre si recavano poi nella zona del mercato di San Silverio per lavarsi e fare colazione. Chi indaga colloca tra il 3 e il 4 giugno la morte di Anastasia alla luce del fatto che da quei giorni in poi il telefono di Kaufmann risulta spento.
Il 3 giugno Kaufmann era stato protagonista di una lite violenta all’interno dello Starbucks di piazza San Silvestro, nel centro della Capitale. In quell’occasione, racconta il titolare dell’esercizio, Kaufmann aveva avuto una lite violenta con un altro uomo. È quanto emerge da una informativa dei carabinieri trasmessa alla procura di Roma. “L’aggredito aveva già un cerotto su una tempia”, ha riferito l’uomo ai carabinieri, sottolineando di aver chiesto a un dipendente di contattare alcuni poliziotti a Largo Chigi, a poca distanza. Tuttavia, gli agenti avrebbero risposto che erano impegnati in altro servizio e non potevano intervenire.
Nel locale, insieme a Kaufmann, c’erano anche Anastasia, 28 anni, e la piccola Andromeda. Le telecamere interne hanno confermato la loro presenza. Dopo l’aggressione, l’uomo si sarebbe alzato tranquillamente, lasciando il locale in direzione piazza del Popolo con la compagna e la bambina.
L’uomo, che si era appropriato del nome Rexal Ford ma anche di quello di Matteo Capozzi, è detenuto in Grecia in attesa dell’estradizione a cui si è opposto.