Prosegue senza sosta la caccia all’appartamento dove la madre e la figlia trovate morte a Villa Pamphili avrebbero vissuto con il presunto killer dopo il loro arrivo a Roma, da Malta. Gli inquirenti ipotizzano che l’alloggio non fosse stato regolarmente registrato e che il proprietario, temendo sanzioni o accuse di favoreggiamento, abbia scelto il silenzio.
Secondo i pm della procura di Roma, Francesco Cascini e Antonio Verdi, si tratta di un duplice omicidio con un solo indagato. Francis Kaufmann, arrestato in Grecia sull’isola di Skiathos, è attualmente nel carcere di Larissa in attesa dell’estradizione. Non è escluso che una delegazione italiana si rechi presto in Grecia, qualora l’estradizione dovesse subire ulteriori ritardi. Intanto, emergono dettagli preoccupanti sul passato di Kaufaman. Il suo certificato penale parla di cinque arresti per aggressione e violenza domestica, oltre a una condanna a 120 giorni per aggressione con un’arma catalogata negli Usa come ‘letale’.
Morte a Villa Pamphili: La foto della donna insieme al cittadino americano fermato oggi in Grecia. (Rai)
L’ipotesi investigativa è che il presunto assassino abbia ucciso Andromeda, la bambina di appena un anno nata dalla relazione con Anastasia, la sera precedente al ritrovamento. Per la madre della bimba, invece, le cause della morte restano ancora da accertare a causa del cadavere in avanzato stato di decomposizione, ma l’ipotesi che potrebbe essere stata soffocata, con il telo con cui è stata poi coperta, si fa sempre più credibile. Fondamentali saranno i risultati delle analisi forensi su impronte, tracce biologiche o fibre.
In Italia, l’uomo aveva cercato di inserirsi nell’ambiente cinematografico romano, ottenendo nel 2021 un finanziamento da oltre 800mila euro per un film mai realizzato. Nel 2025 stava cercando nuove produzioni tra Malta e Roma, ma il progetto si è interrotto bruscamente a marzo, quando ha lasciato Malta a bordo di un catamarano diretto in Sicilia. Gli investigatori stanno ricostruendo ogni movimento del sospettato, compresi i contatti avuti nei mesi precedenti ai delitti.
Intanto, la madre di Anastasia potrebbe essere presto ascoltata dagli inquirenti, italiani. Il 2 giugno, infatti, la figlia le aveva scritto segnalando tensioni con Kaufmann. La donna potrebbe in quell’occasione annunciare la sua costituzione di parte civile nel processo contro il presunto assassino per ottenere il risarcimento dall’imputato e da eventuali altre parti, che potrebbero essere coinvolte come responsabili civili nel procedimento.

Delitto villa Pamphili (Rainews24)