L’evento è gratuito e aperto al pubblico e vedrà la partecipazione di esperti del caffè, importanti torrefattori italiani, titolari di prestigiose caffetterie cittadine, maestri dell’espresso, personalità del mondo intellettuale e si candida ad essere uno straordinario attrattore di interesse turistico.
Di cosa si tratta? Di “Nu bbèllu ccafè”, l’occasione pensata per celebrare il caffè napoletano, parte della cultura e tradizione partenopea. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto alla stampa il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace“.
“Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze“.
Un palco posto nel cortile principale del Maschio Angioino, sarà un salotto culturale dove assistere a interviste, iniziative sociali, presentazioni di libri, momenti d’arte e spettacolo e di confronto con gli spettatori e, per tutta la durata dell’evento, il caffè sarà offerto gratuitamente alla città.
I visitatori, inoltre, potranno assaggiare il caffè in molteplici versioni, prepararlo con la macchina a leva, guidati da baristi professionisti, e partecipare a piccoli corsi sui segreti del vero caffè napoletano, celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura.
L’iniziativa intende anche rafforzare la candidatura del “Rito del caffè napoletano e italiano” come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.