Tra le tende dei campi profughi improvvisati la speranza si unisce alla disperazione, soprattutto tra coloro che accampati a Gaza City presto dovranno lasciare la città. I carri di Gedeone 2, questo il nome dato all’offensiva che presto potrebbe scattare sulla città, il richiamo di 60.000 riservisti entro i primi di settembre, il dispiegamento di 12 brigate quando si raggiungerà l’apice dell’operazione, tutto fa capire che l’intenzione di Israele è schiacciare una volta per tutte Hamas. Il premier Netanyahu ha chiesto ai vertici militari di accelerare i tempi, la conquista di Gaza City deve essere rapida, da qui dovranno andare via quasi un milione di palestinesi, l’ennesimo spostamento verso sud un nuovo esodo dopo 22 mesi di guerra.
In tutto questo i bombardamenti hanno colpito anche oggi, le vittime da questa mattina sono state almeno una trentina, tra di loro ci sono anche molti bambini. Nel sud a Hanis un commando di Hamas sbucato da un tunnel ha tentato di assaltare dei militari per rapirli, dieci terroristi sono stati uccisi, un militare è rimasto ferito gravemente, azioni di guerriglia in un’area controllata prevalentemente dall’esercito israeliano, Hamas riesce ancora a compiere.