Governano il mondo ma anche loro cominciano a invecchiare, i miliardari dell’era digitale per vivere più a lungo e in salute finanziano ricerche di frontiera e premi. Come l’Xprice, 101 milioni di dollari a chi sviluppa terapie per invertire il declino, migliorando la salute fisica, cognitiva e immunitaria. A competere, divisi in squadre, sono i biohaker, hacker del corpo. “Cercano di ridurre, accorciare e cambiare quelli che sono gli indicatori, biomarcatori, del proprio corpo a uno stato di età biologica inferiore a quello della propria età cronologica”, spiega uno di loro.
Sperimentano su se stessi terapie geniche, infusioni di nuove molecole, cibi, sport personalizzati, cabine del ghiaccio a -90 gradi e condividono i dati su piattaforme utili alla ricerca. “Fondamentalmente cerchiamo di influenzare in modo consapevole e sistematico la nostra biologia, la nostra psiche e i nostri comportamenti quotidiani”, sono le parole di Teemu Arina, Biohacker.
Brian Johnson, 45 anni, 400 milioni di patrimonio vive secondo i dettami dell’algoritmo che lui stesso ha creato e ne dimostra 10 meno. E ancora, “Non dobbiamo focalizzare l’attenzione sulla morte, perché quello è solo l’effetto della malattia”, chiosa il biohacker Aubrey De Gray.