Dal taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote Irpef a tre scaglioni alle misure per le famiglie, come il bonus mamme. Sono tante le conferme delle misure nella manovra per il 2025, che con il sì del Senato alla fiducia è diventato legge. Punta sulla linea della prudenza rivendicata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Un governo che non ha solo gli oneri del Superbonus ma 90 miliardi di interessi passivi da cui partire non si può permettere di essere né avventato né temerario”. Nel passaggio alla Camera, la legge di bilancio da 30 miliardi ha allargato il suo raggio di azione, con l’introduzione dell’Ires premiale, le risorse per le grandi opere, come il Ponte sullo Stretto e la Tav. E un fondo da 100 milioni per interventi locali, ribattezzato “legge mancia”.
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