Un minuto di silenzio in sala stampa, le condoglianze di un “Paese in lutto in questo momento di angoscia”, i ringraziamenti ai soccorritori. Donald Trump è entrato nella sala stampa della Casa Bianca e ha assunto i panni del ‘consoler in chief’ dopo l’incidente aereo nei cieli di Washington nel quale ha certificato che “non ci sono sopravvissuti”. Tutte morte quindi le 64 persone (60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio) del jet Bombardier della American Airlines proveniente dal Kansas e i tre soldati a bordo dell’elicottero militare Black Hawk, i due velivoli che mercoledì sera si sono scontrati schiantandosi nel fiume Potomac mentre il primo atterrava al Ronald Reagan, l’aeroporto più piccolo e vicino della capitale, e il secondo era in volo di addestramento. L’aereo si è frantumato in tre pezzi e i resti si sono sparsi per circa 5 km, anche a causa del vento in una notte tersa: finora sono stati recuperati una trentina di corpi.
Il giorno dopo lo schianto nei cieli di Washington, dolore e incredulità al Ronald Reagan
Di Sala Notizie1 min di lettura
Continua a Leggere
© 2025 Specchio Italiano. Tutti i diritti riservati.