“Nel 2024 il risultato lordo della Banca d’Italia è stato negativo per 7,3 miliardi di euro, con un peggioramento di 0,2 miliardi rispetto all’anno precedente”. Lo dice il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nella sua relazione in occasione dell’Assemblea annuale dei Partecipanti al capitale della Banca d’Italia per l’approvazione del bilancio (Già approvato) di esercizio dell’Istituto.
“Già nel bilancio 2022 – spiega il governatore – era stato anticipato che, nei due esercizi successivi, l’Istituto avrebbe registrato perdite lorde prima dell’utilizzo del fondo rischi generali. Questa previsione era legata principalmente alla forte contrazione del margine di interesse. Come ricordato lo scorso anno, il rialzo dei tassi di riferimento avviato nel 2022 ha determinato un aumento della remunerazione delle passività di bilancio – costituite soprattutto dai depositi delle banche – senza un corrispondente miglioramento del rendimento delle attività di politica monetaria. Queste ultime, infatti, sono meno sensibili alle variazioni dei tassi, essendo composte prevalentemente da titoli a tasso fisso e con scadenze più lunghe”.
“Nel 2024, sebbene i tassi ufficiali siano gradualmente diminuiti, il loro livello medio è rimasto superiore a quello dell’anno precedente. Di conseguenza, il conto economico ha continuato a risentire sia del valore negativo del margine di interesse, per 4,2 miliardi, sia del risultato netto della ridistribuzione del reddito monetario, pari a -1,9 miliardi. Negli anni precedenti al 2023, la Banca d’Italia aveva rafforzato i propri fondi patrimoniali in previsione di potenziali perdite future, grazie ai profitti particolarmente elevati registrati in quel periodo. Nel bilancio del 2024 l’utilizzo del fondo rischi generali per 5,8 miliardi, unitamente al contributo positivo per circa 2,4 miliardi derivante dal recupero fiscale della perdita lorda, permette di chiudere l’esercizio con un risultato netto positivo pari a 0,8 miliardi. L’utilizzo del fondo rischi generali è coerente con la minore esposizione della Banca a rischi finanziari, dovuta al ridimensionamento del bilancio. I rischi continueranno a diminuire nei prossimi esercizi, grazie alla cessazione dei reinvestimenti del capitale rimborsato sull’intero portafoglio di titoli detenuti per finalità di politica monetaria”.
“Nonostante la contrazione complessiva del fondo rischi generali di 11,4 miliardi negli ultimi due anni, il grado di copertura dei rischi rimane adeguato sia nel breve sia nel medio periodo. Inoltre, alla luce delle attuali previsioni di mercato sull’evoluzione dei tassi di interesse, si conferma l’aspettativa di un ritorno a un utile lordo dal 2025”.
Nuovi investimenti
Il governatore ha sottolineato, inoltre, nuovi sviluppi in merito alla digitalizzazione: “Si sta definendo un programma articolato di iniziative volte ad accelerare la trasformazione digitale della Banca, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti, aumentare l’efficienza operativa e rendere l’organizzazione più agile e pronta ad affrontare le sfide future”.
“Il programma si sviluppa lungo tre direttrici principali: investire in tecnologie di frontiera, ampliando l’offerta di servizi digitali e promovendo un utilizzo strategico ed equilibrato dell’intelligenza artificiale; semplificare e innovare i processi interni, grazie all’integrazione dei sistemi informativi e allo sfruttamento delle nuove tecnologie; completare la digitalizzazione dei flussi documentali, riducendo ulteriormente il ricorso a processi cartacei”, ha spiegato. “La trasformazione digitale e la progressiva riduzione delle attività di autoamministrazione, con la conseguente riallocazione delle risorse verso funzioni istituzionali e priorità strategiche, rappresenteranno due pilastri del nuovo Piano strategico, la cui definizione è prevista per l’inizio del prossimo anno”.
“Anche il progetto dell’euro digitale – volto a salvaguardare la sovranità monetaria nell’area dell’euro e a generare benefici per famiglie e imprese – potrà contribuire alla solidità di bilancio delle banche centrali, preservando il signoraggio. Questo aspetto assumerebbe un’importanza ancora maggiore qualora la crescita delle banconote in circolazione dovesse rallentare, in conseguenza della diffusione di mezzi di pagamento digitali privati” ha sottolineato Panetta nel suo discorso aggiungendo: “Tenendo conto dell’importanza che il contante continua a rivestire per i cittadini, la Banca d’Italia partecipa attivamente ai lavori dell’Eurosistema per la progettazione della terza serie di banconote in euro. Oltre a presentare una veste grafica rinnovata, la nuova serie sarà dotata di sistemi di sicurezza tecnologicamente più avanzati e integrerà criteri di sostenibilità ambientale”.
Il peso dei dazi e della guerra
“L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali” ha continuato Panetta. “Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale – evidenzia – contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”. L’economia europea, “già segnata dalla stazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”. “Le decisioni di politica monetaria dovranno bilanciare due fattori. Da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”.