Ha confermato quanto già confessato negli interrogatori resi ai magistrati della procura di Prato ai quali nei giorni scorsi ha raccontato di aver ucciso le connazionali Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei.
A domanda degli inquirenti, che non gli hanno contestato altri reati, ha poi negato di essere coinvolto in altri omicidi. È quanto riferisce l’avvocato Diego Capano in merito all’interrogatorio di garanzia per l’udienza di convalida a cui stamani è stato sottoposto in carcere a Prato il suo assistito, Vasile Frumuzache, guardia giurata 32enne, di origine romena, arrestato mercoledì scorso.
Vasile Frumuzache, accusato degli omicidi di due prostitute a Prato e Montecatini, è stato aggredito in carcere da un parente della donna scomparsa e uccisa nel 2024, Ana Maria Andrei, delitto confessato ieri sotto interrogatorio degli inquirenti. Lo si apprende dalla procura di Prato. L’aggressione è stata fatta con olio bollente tirato sul volto.
Legale killer conferma i due dellitti, nega altri
L’avvocato ha anche riferito che Frumuzache è “molto provato fisicamente e psicologicamente”.
L’udienza di convalida, fissata per le 9:30, si è conclusa poco prima delle 11: il gip si è riservato la decisione anche sulla misura di custodia cautelare richiesta dalla procura. Il 32enne, ha anche spiegato il legale, è attualmente recluso in isolamento nel carcere pratese, per questo non è stata fatta richiesta di trasferimento dopo l’aggressione subita e per la quale la procura ha avviato un’indagine.
la guardia giurata Vasile Frumuzache, l’assassino di Denisa Adas (Tg1)
L’aggressione in carcere: olio bollente sul viso
Vasile Frumuzache, accusato degli omicidi di due prostitute a Prato e Montecatini, è stato aggredito in carcere da un parente della donna scomparsa e uccisa nel 2024, Ana Maria Andrei, delitto confessato due giorni fa nell’interrogatorio con gli inquirenti.
L’uomo è finito al pronto soccorso con ustioni di primo e secondo grado al volto. E’ stato aggredito nel carcere “La Dogaia” di Prato, dove si trova detenuto in regime di custodia cautelare. L’aggressore è un altro detenuto, a quanto risulta un parente diretto di una delle sue vittime: Ana Maria Andrei, 27enne romena, anche lei di origine romena, escort scomparsa il 1° agosto 2024 e ritrovata nei giorni scorsi, dopo la confessione del suo assassino.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione è avvenuta all’interno di un’area comune del penitenziario. L’uomo avrebbe agito con premeditazione, riuscendo a procurarsi dell’olio bollente – probabilmente riscaldato in una delle cucine dell’area detentiva – e lo avrebbe lanciato sul volto di Frumuzache. Subito soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria, il 32enne è stato trasportato all’ospedale di Prato. Le sue condizioni sono stabili: non è in pericolo di vita e nelle prossime ore potrebbe essere dimesso e riaccompagnato in carcere.
La sua confessione è al vaglio degli inquirenti rispetto all’ipotesi di complici considerando lacune e omissioni del suo racconto. C’è l’ipotesi che abbia ucciso anche altre donne che risultano scomparse.
I due femminicidi confessati
Due femminicidi confessati in meno di 24 ore fanno scendere l’ombra di un potenziale serial killer di donne scomparse fra Prato e Montecatini Terme. Vasile Frumuzache, guardia giurata romena di 32 anni, incensurato, prima ha ammesso di aver ucciso Denisa, la escort 30enne sparita da Prato la notte fra il 15 e il 16 maggio. Poi, interrogato una seconda volta, ha confessato di essere pure l’autore dell’omicidio di un’altra donna, Ana Maria Andrei, di cui i parenti segnalarono la scomparsa l’1 agosto 2024. E gli investigatori hanno trovato quello che resta del suo corpo seguendo le indicazioni di Frumuzache.
I suoi resti, li aveva nascosti sempre nella stessa zona impervia e isolata dove poi ha gettato fra i rovi quelli della escort, sulla collina di Montecatini Terme, al bosco della Panteraie.
Due omicidi, uno dei quali (dice lui) scatenato da un ricatto
Denisa l’ha strangolata, poi ne ha decapitato il corpo – così ha spiegato agli investigatori – perché lo ricattava minacciando di rivelare alla moglie il tradimento, a meno che non le avesse dato 10.000 euro in cambio del silenzio. Ana Maria invece l’ha uccisa a coltellate, a suo dire perché doveva essere punita per aver rifiutato una prestazione sessuale a pagamento. Le due indagini sono legate da indizi precisi.
Incastrato grazie al Gps dell’auto: le immagini del fermo
La ricostruzione investigativa
Dall’esame delle celle telefoniche per cercare di ricostruire la sparizione di Denisa dal residence di Prato, e in particolare dall’analisi del traffico telefonico del 15 maggio, è saltato fuori il numero del cellulare di Ana Maria Andrei, donna di cui nessuno sapeva più nulla da mesi. Inoltre, altra traccia decisiva per indurlo a confessare, Frumuzache teneva a casa sua, a Monsummano Terme in provincia di Pistoia, la Bmw appartenuta a Ana Maria.
Alla vettura aveva cambiato colore, riverniciandola da rosso a nero, e la targa. Ma quando mercoledì gli investigatori sono andati a perquisire l’abitazione dopo il fermo per la morte di Denise, hanno notato l’auto. A quel punto sono scattati una serie di controlli sulla targa e si è scoperto con sorpresa che era di una donna sparita da nove mesi.
Alla richiesta di una spiegazione, nel corso di un ulteriore interrogatorio, il 32enne ha confessato anche il precedente omicidio di cui nessuno sapeva nulla fino ad ora.
L’uomo ha ammesso di aver tentato di bruciare la testa
In entrambi i casi il killer ha agito con efferatezza e crudeltà, oltre a mettere in atto tutta una serie di azioni per far sparire i corpi delle due donne ed evitare che venisssero trovati.
Per Denisa, Frumuzache ha detto agli inquirenti di averla uccisa nella stanza del residence dopo un rapporto sessuale a pagamento e di averne decapitato il corpo, inserendo la testa in un sacchetto dei rifiuti e trasportandolo poi in valigia. L’uomo ha ammesso anche di aver tentato di bruciare la testa e una delle valigie usata per il trasporto, con benzina e legna accesi nel giardino di casa sua. Gli investigatori hanno trovato una serie di tracce che ora dovranno essere analizzate.
L’ombra di un serial killer: la procura indaga su altre donne
Ma non è finita qui. La procura di Prato ha infatti attivato tutta una serie di accertamenti su donne scomparse in tutte le città in cui il 32enne ha vissuto: gli inquirenti al momento non sarebbero in grado di escludere che ci possano essere altre possibili vittime, altre donne uccise, verosimilmente nel mondo della prostituzione o dell’emarginazione. Secondo quanto riferito dal suo legale, il killer avrebbe negato.
E il killer confessa l’omicidio di un’altra donna scomparsa un anno fa
Chi è Vasile Frumuzache
Da quanto ricostruito, Vasile Frumuzache è in Italia da quando aveva 14 anni: da ragazzo avrebbe vissuto con la madre in provincia di Trapani per poi trasferirsi in Toscana nel 2022.
Sposato e padre di due figli, lavora per una ditta di servizi di vigilantes e sicurezza, che gli hanno consentito di avere una pistola per motivi di lavoro. Nei prossimi giorni sarà sentita la moglie dell’uomo e le indagini proseguono anche su altri versanti.
Chi è Vasile Frumuzache, la guardia giurata che ha confessato l’omicidio di Denisa: “Mi ricattava”

Denisa Maria Adas, l’escort scomparsa (Frame/Tgr)