“Sono orgogliosa di essere il primo capo di governo a visitare il Libano dall’inizio dell’escalation militare e l’unico ad averlo visitato due volte dal 7 ottobre dell’anno scorso. Esprimo solidarietà e vicinanza ai civili di entrambe le parti che soffrono conseguenze del conflitto” dice la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro del Libano, Najib Mikati, dopo l’incontro bilaterale a Beirut. “Puoi sempre contare sull’Italia, faremo tutto quello che è in nostro potere per far tornare pace e prosperità in questo Paese amico” ha aggiunto la presidente del Consiglio.
“Le forze armate libanesi – prosegue poi il capo del governo italiano – devono essere messe nelle condizioni migliori per essere in grado di sostenere le proprie responsabilità. L’obiettivo è aumentare le loro capacità complessive. Bisogna rafforzare l’addestramento, in accordo con le autorità libanesi”.
“Sono qui anche per ringraziare tutti i soldati dislocati nella missione Unifil e nella missione bilaterale Mibil. Questi soldati hanno contribuito per anni alla stabilità del confine tra Israele e Libano e saranno necessari in ogni scenario post-conflitto” prosegue poi Meloni, che ribadisce come “l’Italia e gli altri partner internazionali stanno chiedendo da 21 giorni il cessate il fuoco. Ringrazio il primo ministro e il presidente del Parlamento Berri, che incontrerò più tardi, per aver accettato questa proposta. È molto importante per noi”.
“Come sapete, vengo da Bruxelles, dove ho partecipato al Consiglio europeo” ha concluso Meloni. “Ovviamente la crisi in Medio Oriente era al centro dei nostri lavori, e posso assicurare che stiamo tutti lavorando per un sostenibile cessate il fuoco a Gaza e in Libano, sosteniamo i negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas e gli sforzi per sostenere nel modo migliore le popolazioni civili”.