La partenza della settimana è stata abbastanza positiva. L’indice Ftse Mib di Milano è salito dello 0,52%. La migliore è stata Francoforte, +0,70%.
L’indice dei direttori acquisti della manifattura di maggio è stato pari in Italia a 45,6, ben sotto quota 50, che segna il confine tra contrazione ed espansione. È sceso di quasi due punti rispetto ad aprile, mentre le previsioni erano di una leggera crescita. È stata appena sotto le attese nell’Eurozona nel complesso, dove ha spiccato la Spagna, a quota 54.
A New York l’indice Dow Jones è in calo di mezzo punto, anche perché negli Usa l’equivalente degli indici Pmi, l’Ism manifatturiero, è sceso a 48,7, dato inferiore alle attese di 49,8. Meglio invece il Nasdaq, trascinato ancora una volta da Nvidia: +3% dopo la presentazione di una nuova architettura per i chip di intelligenza artificiale.
Sempre negli Stati Uniti, +28% per Game Stop: il movimento è stato dovuto a un post dell’investitore Keith Gill (noto anche sui social come Roaring Kitty), già protagonista della corsa del titolo nel 2021, che ha comunicato di aver investito 115 milioni di dollari nel titolo.
A Piazza Affari in evidenza Tim, +4,75%. L’amministratore delegato, Pietro Labriola, ha detto a Bloomberg che la cessione della rete al fondo Kkr permetterà alla società di “essere parte attiva di un processo di consolidamento del mercato che avverrà nei prossimi anni”.
In evidenza i beni energetici. Nonostante i tagli alla produzione di petrolio decisi dai Paesi Opec Plus nel fine settimana per tenere alti i prezzi, il Brent scende del 3% a quota 78,2 dollari al barile.
In netto rialzo invece il gas, +6%, poco sopra i 36 euro al megawattora. Oggi il prezzo ha toccato i 38,5 euro, il massimo dallo scorso dicembre. Pesa la notizia dell’assenza di flussi in arrivo al terminale inglese di Easington del gas proveniente dalla Norvegia per manutenzione.