La pubblicazione di una chat tra l’attuale portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Paolo Signorelli, e i capo ultras della Lazio Fabrizio Piscitelli detto Diabolik ucciso il 7 agosto 2019, ha portato all’autosospensione dello stesso Signorelli.
Dai messaggi che i due si scambiavano su Whatsapp cinque anni fa, e pubblicati dal quotidiano La Repubblica, emergono commenti antisemiti, elogi ai terroristi neri come Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti e compiacimento per l’assoluzione di esponenti del crimine romano. La conversazione è tratta dalla copia forense del telefonino di “Diabolik”.
“Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa – scrive in una nota il portavoce del ministro – tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida”.
Signorelli è nato nel 1986 ed è iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti dal 2016, lavora nello staff di Lollobrigida da quando era deputato, poi è diventato portavoce del capogruppo di FdI Tommaso Foti. A marzo scorso è tornato a lavorare con Lollobrigida nel ruolo di capo ufficio stampa.
Paolo Signorelli porta lo stesso nome di suo nonno, esponente dell’estrema destra romana scomparso nel 2010, tra i fondatori di Ordine Nuovo. Anche a lui viene fatto riferimento nelle chat in questione. Fu accusato di essere il mandante di alcuni omicidi, tra cui quelli dei magistrati Vittorio Occorsio e Mario Amato, e di essere coinvolto nella strage di Bologna, per cui venne assolto. Venne invece condannato per associazione sovversiva e banda armata.
Lollobrigida: “Sono certo sia lontano anni luce da quanto riportato”
“Paolo Signorelli mi ha comunicato la sua volontà di rimettere l’incarico di capo ufficio stampa con effetto immediato in attesa di chiarire le affermazioni riportate dal quotidiano La Repubblica e delle quali ovviamente non ero a conoscenza. Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto”. Lo ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida.