Ha passato la mattinata in ospedale per i controlli – ha una frattura al malleolo e una contusione al viso – e per l’incontro con uno psicologo, il giovane portiere 13enne del Volpiano. È frastornato, dopo l’episodio di domenica sera, 31 agosto, quando a fine partita il papà di un suo avversario è entrato in campo e lo ha preso a pugni. “Pensavo volesse solo dividerci”, racconta, “non ho capito perché lo ha fatto”. Lo incontriamo insieme a suo padre, Angelo Sarritzu: “Non avevo mai visto una scena del genere”, dice. Il contesto era quello di una zuffa tra ragazzi in campo: “Spesso sono i genitori un po’ esaltati che portano i giocatori a fare gesti che non vogliono fare. Ma doveva finire lì”.
Nel servizio, le interviste a padre e figlio.