Un terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito le province orientali afghane di Kunar e Nangarhar, radendo al suolo tre villaggi nel distretto di Noor Gul.
Gli abitanti hanno raccontato di aver perso intere famiglie mentre le case di fango crollavano durante la notte, costringendo la popolazione a fuggire all’aperto.
Secondo le autorità, il bilancio delle vittime è di oltre 800 morti e 2.800 feriti, con 610 vittime registrate solo nella provincia di Kunar.
I soccorsi stanno cercando di raggiungere le aree montuose isolate al confine con il Pakistan, dove non ci sono reti mobili.
Si tratta del terzo sisma devastante dalla nuova ascesa al potere dei Talebani nel 2021 e rischia di aggravare la crisi umanitaria di un Paese ridotto all’estrema povertà.