Sono stati 7.204 i reati a danno di minori in Italia nel 2024. Per la prima volta è stata superata la cifra record di 7.000 reati. Si contano 252 casi in più dell’anno precedente, ciò si traduce in una crescita del 4%; su base decennale, invece, l’aumento è molto più marcato, +35%. A colpire è l’aumento dei reati connessi al digitale: pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Rispettivamente aumentano su base annua del 63% e del 36% segno che la rete è sempre più un luogo a rischio per i più giovani.
I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes alla Presidenza del Consiglio dei ministri in occasione della presentazione del Dossier “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2025 e in vista della Giornata internazionale delle bambine che cade l’11 ottobre. Le bambine e le ragazze si confermano come le più colpite dai reati a danno di minori. Nel 2024 rappresentano, infatti, il 63% delle vittime, con un aumento sia in termini assoluti sia in termini relativi (nel 2023 erano il 61% delle vittime, su un totale di 6.952). È nei reati a sfondo sessuale che la sproporzione si fa sentire in maniera più evidente, con punte dell’88% di vittime femminili per il reato di violenza sessuale, dell’86% per la violenza sessuale aggravata e dell’85% per gli atti sessuali con minorenni. Da segnalare che, nel 2024, per la prima volta, i casi di violenza sessuale non aumentano e restano stabili a 912, come nel 2023. Questa fattispecie di reato rimane tra quelli a sfondo sessuale la più frequente. Aumentano di poco invece le violenze sessuali aggravate mentre su dieci anni la crescita risulta più consistente, del 75%. Gli atti sessuali con minorenne, invece, segnano un aumento del 15% su base annua.
Anche nei reati sul digitale è netta la prevalenza di vittime femminili: 86% nella detenzione di materiale pedopornografico e 74% nella pornografia minorile. Tra i reati a sfondo sessuale, il dato interessante è la finora inedita parità di genere tra le vittime di prostituzione minorile, in calo sia a livello annuo (-7%) sia a livello decennale (-64%). I reati più frequenti rimangono quelli che avvengono all’interno del nucleo familiare. I maltrattamenti in famiglia sono i più frequenti: nel 2024 hanno sfiorato quota 3.000 vittime, per la precisione sono state 2.975, con leggera prevalenza femminile e un aumento del 5% su base annua e una crescita esponenziale del 101%, ovvero un raddoppio, su base decennale.
Possono essere riconducibili alla sfera famigliare anche altre tre fattispecie di reato: le violazioni degli obblighi di assistenza famigliare, in calo del 9% con 479 casi registrati; l’abuso dei mezzi di correzione e disciplina, che ha registrato una impercettibile flessione del 1% con 345 casi, e l’abbandono di minore che ha riguardato 577 casi, il 2% in meno rispetto all’anno precedente. Con, rispettivamente, 479 e 345 casi, le prime due fattispecie di reato sono in diminuzione rispetto all’anno precedente, il primo del -9% e il secondo del -1%. L’abbandono di minore aumenta, invece, in un anno, del 2%, arrivando a un numero assoluto di 577 casi.
Si è invece registrato un balzo del 75% negli omicidi volontari arrivando a 21 casi nel 2024. Un reato che riguarda nel 76% maschi, bambini e ragazzi.
Secondo il Generale Antonio Basilicata, Direttore Servizio Analisi Criminale della direzione centrale della Polizia Criminale, “di strategica rilevanza risultano essere anche l’accoglienza e il supporto alle vittime, nonché la realizzazione di campagne informative volte ad accrescere la consapevolezza di tutti e a rimuovere gli ostacoli socio-culturali in cui la violenza trova terreno fertile.”
“I dati sui reati a danno di minorenni di quest’anno sembrano, purtroppo, mostrare una maggiore fragilità del tessuto sociale,” ha dichiarato Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes, “un allentamento dei vincoli morali fino alla rottura di alcuni tabù sociali e un crescente ritorno di fiamma di quella cultura patriarcale che, lungi dall’essere mai definitivamente sconfitta in questo Paese, sembra piuttosto riappropriarsi pericolosamente di spazi di ‘legittimità sociale’ che sono poi lo stesso luogo di coltura della violenza di genere e nei confronti dei minorenni. Non possiamo più rimanere a guardare. Servono azioni rapide, concertate e integrate, che agiscano in maniera organica sia sugli aspetti culturali che su quelli normativi di contrasto alla violenza e alla violenza di genere. A chiedercelo sono soprattutto loro, le vittime di questa ondata di violenza che rischia di diventare, sempre di più, un’epidemia’. Di fronte a dati così preoccupanti sulla violenza a danno di minori, Terre des Hommes rilancia il valore dello sport come luogo di crescita, prevenzione e rispetto. Durante l’evento, al cospetto del Ministro per lo Sport, la Fondazione ha presentato il progetto Sport4Rights. Co-progettato insieme a Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale e Specchio Magico, nato per promuovere il benessere, la sicurezza e l’inclusività dei minorenni nel contesto sportivo, mirando a prevenire violenze, discriminazioni e maltrattamenti con azioni integrate sui territori e online.