Mohammed Sabri Solomon, l’egiziano di 45 anni che domenica pomeriggio a Boulder, Colorado, ha usato un lanciafiamme artigianale, bottiglie molotov, contro un gruppo di persone che partecipava a una marcia pacifica di solidarietà con gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas.
12 feriti. L’uomo è comparso in tribunale e accusato di crimine d’odio e rischia all’ergastolo. Agli inquirenti ha detto che voleva uccidere tutti i sionisti e di aver usato le molotov, nell’area ne sono state trovate altre 16, perché non era riuscito a comprare una pistola.
Secondo il Dipartimento per la Sicurezza Interna, Solomon è illegalmente negli Stati Uniti, entrato con un visto turistico, scaduto dopo sei mesi, aveva anche presentato domanda di asilo. “E’ arrivato grazie alla ridicola politica di Biden sulle frontiere aperte, scrive Donald Trump su Truth, e deve andarsene in base alla politica di Trump”.
Quello di Boulder è solo l’ultimo di una serie di attacchi antisemiti. Il 21 maggio a Washington un uomo che gridava Free Palestine ha ucciso due giovani dipendenti dell’ambasciata israeliana.