Dopo circa 4 ore di interrogatorio negli uffici della Questura di Biella, Jonathan Maldonado, marito di Soukaina El Basri, la giovane donna finita in rianimazione a Novara con una profonda ferita al petto, è stato arrestato e nella notte è stato portato in carcere. L’uomo è accusato di tentato omicidio dalla Procura di Biella.
La donna resta in ospedale in gravi condizioni tenuta in coma farmacologico. I fatti risalgono al pomeriggio di giovedì scorso e soltanto ieri si è diffusa la notizia, mentre nel palazzo i vicini parlano di frequenti liti. La donna non sarebbe in pericolo di vita.
Soukaina El Bari si fa chiamare Siu e ha 80mila follower su Instagram. Nel suo profilo tantissime fotografie dove consiglia abiti e prodotti cosmetici. Il marito invece lavora in una azienda di caffè a Gattinara, nel Vercellese. Giovedì pomeriggio, stando a quanto ricostruito finora, la donna, accompagnata dal marito, era andata in pronto soccorso all’ospedale degli Infermi di Ponderano (Biella), lamentando un forte dolore al petto, dove le è stata riscontrata un’unica ferita. Ai medici avrebbe detto di essere caduta in casa, poi era collassata per una emorragia interna ed era stata trasportata d’urgenza a Novara.
“La ragazza è in coma farmacologico in prognosi riservata -ha spiegato la procuratrice di Biella Teresa Angela Camelio -.Abbiamo avviato le indagini a 360 gradi inviando le informazioni di garanzia necessarie”. “Mia moglie è ferita, è caduta in casa” avrebbe riferito il marito all’operatore del 118 chiamato giovedì. Arrivata in codice giallo, le sue condizioni sono poi precipitate.
La procura si è mossa da subito una volta ricevuta la segnalazione e il giorno dopo gli agenti della polizia, con la scientifica e il sostituto procuratore sono entrati in casa, nel quartiere Chiavazza, dove la coppia abitava con i due figli. Nel sopralluogo è stato trovato molto disordine, ma non una situazione che possa far pensare a una colluttazione. “L’ipotesi di una caduta accidentale o di un gesto anticonservativo – ha spiegato Camelio – non sono verosimili con quanto abbiamo raccolto”. È confermata intanto la presenza di un foro all’altezza del petto della donna: “Abbiamo già dato incarico a un consulente tecnico per verificare la compatibilità della ferita con un’arma bianca” ha spiegato la magistrata.