
Emerge l’ipotesi di una gara tra auto di grossa cilindrata dietro la morte di Matilde Baldi, 20 anni, di Montegrosso d’Asti. L’incidente risale alla sera di giovedì 11 dicembre lungo il tratto dell’A33 Asti-Cuneo, nei pressi di Asti. La giovane viaggiava a bordo di una Fiat 500, guidata dalla madre Elvia Pia rimasta ferita. L’utilitaria è stata tamponata violentemente da una Porsche 911 Gt3 con targa tedesca. Madre e figlia sono state soccorse e trasportate d’urgenza in ospedale. La madre ha riportato gravi ferite al volto, ma non è in pericolo di vita. Le condizioni di Matilde sono apparse fin da subito disperate: trasferita in codice rosso all’ospedale di Alessandria, è rimasta in condizioni critiche per cinque giorni, fino al decesso, avvenuto la sera del 16 dicembre. La notizia ha sconvolto profondamente Montegrosso d’Asti, il paese in cui viveva la giovane, così come i colleghi dell’esercizio commerciale dove lavorava e le compagne di squadra della Play Asti.
I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi.
La Procura di Asti ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Dall’analisi delle immagini delle telecamere e dalle testimonianze raccolte sta prendendo corpo l’ipotesi di una gara clandestina. Secondo quanto emerso, quella sera sulla stessa carreggiata viaggiavano almeno due auto, entrambe Porsche, che procedevano a velocità elevatissima. Alla guida ci sarebbero stati imprenditori astigiani, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine. Una delle vetture avrebbe colpito la Fiat 500 a una velocità stimata attorno ai 200 chilometri orari. Gli inquirenti stanno ora approfondendo ogni aspetto della vicenda per chiarire le responsabilità e ricostruire con precisione la dinamica.