E’ salito a 8 morti e 750 feriti il bilancio dell’esplosione, fortissima, che è avvenuta questa mattina nel maggiore porto commerciale iraniano, Shahid Rajaï, ad un migliaio di chilometri a sud di Teheran, sullo stretto di Hormuz. Preoccupa le autorità iraniane l’incendio che si è fatto ancora più intenso nelle ultime ore a causa del forte vento: domani domenica chiuse le scuole, gli uffici e le università. Il filmato di una telecamera di sorveglianza trasmesso dall’agenzia Mehr mostra l’esplosione avvenuta questa mattina in un capannone, provocando una densa nuvola di fumo e polvere che è poi diventata un incendio.
Ad esplodere sarebbero stati diversi container stoccati nella zona del molo del porto. Un comunicato della dogana del porto ha anche indicato che la catastrofe è probabilmente dovuta a un incendio in un deposito di materiali pericolosi e chimici usati per i propellenti di missili. L’onda d’urto è stata così forte che la maggior parte degli edifici del porto sono stati gravemente danneggiati, come riferito dall’agenzia di stampa Tasnim. La compagnia nazionale di distribuzione del petrolio ha dichiarato che gli impianti petroliferi non hanno subito danni e ‘funzionano attualmente in modo normale’. Il bilancio provvisorio era di 5 morti e almeno 700 feriti. La televisione di Stato aveva parlato inizialmente di “516 persone” ferite e di “centinaia trasferite in centri medici”. Tra questi tre cittadini cinesi, secondo la televisione di Stato cinese CCTV che ha citato il consolato cinese di Bandar Abbas. Esplosioni di questa portata sono rare in Iran, ma negli ultimi mesi il Paese ha subito disastri mortali. A settembre, un’esplosione in una miniera di carbone aveva causato più di 50 morti.
Immediata la reazione del presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, che ha espresso la sua vicinanza ai feriti e alle famiglie delle vittime della potente esplosione che ha fatto almeno quattro morti in un importante porto nel Sud del Paese. “Pur esprimendo il mio profondo rammarico e la mia solidarietà alle vittime dell’incidente nella provincia di Hormozgan, ordino un’indagine”, ha scritto Pezeshkian su X, aggiungendo che il ministro dell’Interno, Eskandar Momeni, si è recato sul luogo del disastro, vicino alla grande città portuale di Bandar Abbas, a piu’ di mille chilometri a sud di Teheran.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno inviato un messaggio di solidarietà all’Iran, evocando “i morti, i centinaia di feriti e i danni ingenti”. L’esplosione di oggi sabato è avvenuta nel giorno di incontro delle delegazioni USA e iraniane in Oman per il terzo round di negoziati sul nucleare, negoziati che riprenderanno il 3 maggio.
Mappa esplosione Iran (x)