
Un intervento a sostegno di un settore a rischio estinzione: cosi il vicepresidente esecutivo per l’industria Sejourne definisce la nuova strategia europea sull’auto. Una breccia in un muro ideologico, per dirla invece con il ministro per le imprese e il made in Italy Adolfo Urso.
Comunque la si voglia vedere, la svolta rispetto alle rigide regole del Green Deal è arrivata
Anzitutto si fa retromarcia sullo stop definitivo ai motori endotermici al 2035
con l’ammorbidimento sul target di riduzione delle emissioni di Co2 , che scende dal 100% al 90% e il restante 10 dovrà essere compensato attraverso acciaio green oppure gli e-fuel, fortemente voluti dalla Germania e i biocarburanti, di cui l’Italia è promotrice..
Ciò consentirà dunque ai veicoli ibridi e a quelli a combustione interna di continuare a esistere anche dopo il 2035, e soprattutto si fa valere il principio di neutralità tecnologica fortemente richiesto dalle aziende
In arrivo poi supercrediti per le piccole auto elettriche e un taglio delle emissioni dei veicoli pesanti piu leggero anche se resta al 2030.
Per le flotte aziendali, gli obiettivi sono stabiliti a livello nazionale per la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni. Infine solo i veicoli green prodotti in europa potranno beneficiare di aiuti pubblici.
L’altro nodo strategico che si affronta è quello delle batterie. Per accelerare lo sviluppo di una catena del valore europea viene finanziato con 1,8 miliardi di euro il programma battery booster
Come annunciato, dalla commissione è arrivato anche il piano per la casa che dovrà far fronte a una emergenza abitativa che coinvolge oltre 1 milione di cittadini europei
Per colmare il divario tra domanda e offerta nel
prossimo decennio, la commissione stima circa 650.000 alloggi in piu all’anno, con un costo di circa 150 miliardi di euro ogni anno
il piano allenta le regole sugli aiuti di stato per gli alloggi a prezzi accessibili e per i social housing. Verrà poi costituita una piattaforma di investimento ad hoc, con la Bei. E ci saranno ulteriori risorse anche dalla riprogrammazione dei fondi coesione per almeno 1,5 miliardi
Infine il capitolo affitti brevi, per il quale sono annunciate misure ad hoc entro la prima metà dell’anno prossimo-