
Ci sono 3.5 miliardi per stimolare investimenti delle aziende ma anche novità sulla pensioni. E’ ricco e diversificato il pacchetto di modifiche, presentato dal governo, alla legge di bIlancio. Dopo l’annuncio di persona del ministro GIorgetti il maxi emendamento sbarca in Senato. Le nuove risorse non dovrebbero portare nuovo deficit e debito. Ma sono essenziali per venire incontro alle richieste delle aziende rifinanziando tre progetti: gli incentivi di transizione 5.0, quelli per la ZES unica e il fondo per il caro-materiali destinato all’edilizia.
Si chiarisco poi le coperture finanziarie. I rubinetti di spesa sono diversi. L’esecutivo ottiene risorse dalle assicurazioni con un accordo per un maxi-anticipo di cassa: 1,3 miliardi nel 2026. Molti fondi poi saranno garantiti da quelli inizialmente previsti per il ponte sullo stretto. Ma spunta anche un capitolo previdenza. In particolare arriva una duplice stretta: da un lato si allunga il requisito, dal 2032, per la pensione anticipata di anzianità. Dall’altro si sterilizza parzialmente il riscatto della laurea. Infine, c’è una novità per i neoassunti: da luglio dovrebbe scattare, salvo rinuncia entro 2 mesi, l’adesione automatica alla previdenza complementare. Per queste e altre modifiche i tempi sono strettissimi. Si tratta di votare decine di emendamenti. Di un disegno di legge che senato e camera dovranno approvare entro fine anno.