
È stato condannato complessivamente dal Tribunale per i minorenni di Bologna a 11 anni e 6 mesi di reclusione il giovane accusato dell’omicidio di Fallou Sall, 16enne ucciso a coltellate a settembre 2024 in via Piave. Il ragazzo, coetaneo della vittima, era accusato anche del tentato omicidio di un 17enne amico di Fallou (a sua volta accusato di lesioni e molestie telefoniche nei confronti dell’imputato. In relazione a queste accuse il 17enne ha ottenuto la messa alla prova e la sua posizione è stata stralciata) e di porto abusivo di un coltello. Tuttavia, come ha spiegato l’avvocato Pietro Gabriele, “è stato condannato in virtù del primo capo di imputazione per l’omicidio, c’è stata una derubricazione del fatto reato da tentato omicidio a lesioni aggravate per il secondo capo di imputazione. Evidentemente c’è stata condanna anche per il terzo”.
“La difesa ha chiesto l’assoluzione in virtù dell’esimente della legittima difesa sia per il primo capo di imputazione che per il secondo. Non posso che manifestare insoddisfazione in questo senso, ma massimo rispetto per la sentenza – ha proseguito il legale – “Leggeremo i motivi in 90 giorni e, letti i motivi, decideremo sul da farsi”.
Il processo si è svolto con rito ordinario; il giovane sotto accusa doveva rispondere anche del tentato omicidio di un 17enne bengalese, a sua volta accusato di lesioni e molestie nei confronti dell’imputato. Reati per i quali però ha chiesto e ottenuto la messa alla prova, motivo per cui la sua posizione è stata stralciata. Tra i due c’erano già stati screzi. Poi quel giorno una lite violenta in strada. Fallou intervenne per difendere l’amico 17enne, ma nella rissa ricevette il fendente mortale.
La procura per i minori, nello specifico, aveva chiesto 14 anni per l’omicidio di Fallou, 6 per il tentato omicidio dell’amico e un anno per porto abusivo del coltello. In aula presenti i genitori di Fallou. “Qualsiasi pena non sarà mai sufficiente a ridarci nostro figlio”, hanno detto.