Uno scooter che sfreccia in via San Barnaba, in pieno centro a Milano, dietro ci sono due auto dei carabinieri. Il passeggero dietro perde il casco. Questo video che sta circolando sui social potrebbe riprendere uno dei momenti dell’inseguimento di Ramy Elgaml e dell’amico, nella notte tra sabato e domenica. La corsa dei due terminerà in via Ripamonti con uno schianto che non lascerà scampo al ragazzo.
Al momento indagati per omicidio stradale l’amico 22enne che guidava lo scooter e il carabiniere al volante della macchina di servizio.
La morte del 19enne ha fatto esplodere la rabbia con disordini e atti di vandalismo che hanno scosso il quartiere Corvetto. Gli amici ribadiscono: dietro i gesti violenti, persone che venivano da fuori.
La vicenda scuote anche la politica. Inaugurando un nuovo centro del Comune dedicato ai migranti il sindaco Sala dice di voler mantenere la rotta. «Capisco che alla destra piaccia fomentare queste situazioni ma sono qui oggi per continuare a dire che Milano resterà una città accogliente», dichiara.
Poi fa sapere che il ministro dell’Interno Piantedosi potrebbe essere a Milano nei prossimi giorni e annuncia che inviterà a Palazzo Marino il padre di Ramy, che si è dissociato dalle violenze.
Per il presidente della regione Fontana si rischia di perdere il controllo di una parte del territorio. «Sono situazioni molto preoccupanti che purtroppo si erano già viste in altri paesi, come a Parigi – dice -. Evidentemente c’è una parte della popolazione, soprattutto giovani di seconda e terza generazione, che non si integra».