Più che di overtourism, nel caso di Firenze si parla di unbalanced tourism: una concentrazione di visitatori in alcune aree e momenti, a discapito di un’esperienza equilibrata e di una fruizione più diffusa del territorio. Un fenomeno che riflette una tendenza nazionale, dove il 70% dei turisti stranieri si concentra su appena l’1% del Paese. Per invertire la rotta, il capoluogo toscano ha avviato progetti pilota che sfruttano strumenti digitali e strategie innovative per monitorare i flussi e dialogare in tempo reale con i visitatori suggerendo loro mete alternative, distribuendo così in modo più armonico le presenze. Ne parliamo con l’assessore al turismo della città di Firenze, Jacopo Vicini.
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