Una distesa di bottigliette di plastica, cestini per il pranzo, cartacce: tonnellate e tonnellate di rifiuti.
Conclusa la giornata che ha chiamato oltre un milione di giovani ad adunarsi nella spianata di Tor Vergata per la giornata conclusiva del Giubileo dei Giovani, la città di Roma ha dovuto fare i conti con i detriti lasciati dalla marea umana che ha eccezionalmente accolto lo scorso fine settimana.
L’Ama, l’azienda municipale della capitale, si era già mossa posizionando 1.600 contenitori per una volumetria di raccolta totale di oltre 1milione e 700 mila litri, impiegando, nei due giorni, spazzatrici, veicoli pesanti e altri mezzi speciali (autobotti, trattori, casse ragno, officine mobili) rimaste in servizio fino al completo ripristino del decoro.
Tutto con una speciale task force che ha previsto 4.600 turni mirati delle operatrici e degli operatori in servizio, con l’utilizzo di 320 mezzi dedicati (compattatori, mezzi a vasca, spazzatrici, autobotti, officine mobili).
Inevitabili le polemiche sui social, specialmente sulle pagine che parlano della cronaca della capitale, da parte dei cittadini che denunciano zone, specie periferiche, dove la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade raramente risulta così efficace e ottimale.