“Il calcio quando vuole sa dare il buon esempio”, soprattutto davanti a tragedie immani come il genocidio in Palestina”. A dirlo è il giornalista scrittore Darwin Pastorin. “Secondo il Times la Uefa potrebbe escludere Israele dalla competizione per le qualificazioni mondiali”. Gli appassionati lo chiamano “il gioco più bello del mondo” e ci sono momenti quando quel gioco si fa assolutamente serio. La notizia dalle colonne del Times diventa in un attimo virale: “Israele sarà presto escluso da tutte le competizioni calcistiche internazionali”. la decisione sarebbe attesa per la settimana prossima con la maggioranza dei membri a favore. Un pronunciamento contro il quale il ministro israeliano dello sport annuncia di essere già al lavoro. Aldilà dell’esclusione del Maccabi di Tel Aviv dall’Europa League, l’eventuale cartellino rosso della UEFA significherebbe niente mondiali per Israele, prossimo avversario per gli Azzurri il 14 ottobre a Udine. Ma è chiaro che qui in gioco c’è molto di più: “calcio” significa ascolti planetari e diritti miliardari ma soprattutto speranze per milioni di persone che in tutti i continenti fanno il tifo. E’ la voglia di riscatto degli ultimi, il colpo di genio di chi riesce a inventare una magìa per far sognare chi da tempo ha rinunciato ai sogni. La speranza è che un segnale forte lanciato su un campo di calcio non passi inosservato.
La Uefa escluderà la nazionale di calcio israeliana dalle qualificazioni ai Mondiali
Di Sala Notizie2 min di lettura
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