
I mercati sono positivi in una giornata ricca di dati ed eventi macroeconomici. Alle 14,15 la Bce ha mantenuto i tassi fermi (dal 2% del tasso di deposito al 2,40% per le operazioni di rifinanziamento marginale). La Banca centrale europea ha anche rivisto al rialzo le previsioni del Pil dell’Eurozona: nel 2026 dal 1 all’1,2%. E nel 2027 dall’1,3 all’1,4%.
Alle 13 c’era stato l’atteso taglio dei tassi di un quarto di punto da parte della Banca d’Inghilterra. E soprattutto l’atteso dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Che a novembre è risultata pari al 2,7%. Molto sotto le attese del 3,1% e in calo dal 3% di ottobre. La reazione dei mercati è stata positiva, perché si rafforzano le probabilità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed americana.
A Wall Street corre il Nasdaq dei tecnologici: +1,22%, mentre l’indice più ampio, l’S&P 500 segna +0,90%.
In Europa, dove le borse erano state contrastate durante la mattina, Milano sale dello 0,57%, in linea con Parigi e Francoforte. Più limitato il rialzo di Londra (+0,29%), che però aveva già festeggiato ieri un’inflazione britannica sotto le attese.
Tra i titoli in evidenza a Piazza Affari c’è Campari, che vira in negativo (-0,70%) dopo l’annuncio della cessione dei marchi Averna e Zedda Piras a Illva Saronno Holding. Corrono invece i bancari, con in testo Banca Mps, +3,4%. Recupera dopo i cali dei giorni precedenti Leonardo, settore difesa, +2,95%.