Si chiamano sfide o challenge social, sono sempre più diffuse sul web e suscitano l’interesse di un gran numero di persone, coinvolgendo bambini e adolescenti. Giochi estremi che portano al suicidio, chat in cui si confidano ansie e problemi ad amici virtuali, cyberbullismo, il dark web con le insidie del mercato nero delle droghe sintetiche. Sono i pericoli a cui sono esposti in maggior modo i più giovani, e forse anche il 27enne di Roseto degli Abruzzi trovato senza vita nella sua abitazione.
Trovato morto al Pc dai genitori con una maschera antigas (Leggi l’approfondimento)
Piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube hanno amplificato questo fenomeno, creando un ecosistema dove la ricerca dell’originalità e dell’attenzione può portare a conseguenze tragiche.
Dietro ogni video virale si nasconde spesso la pressione sociale di conformarsi a tendenze pericolose, alimentata da algoritmi che premiano contenuti scioccanti e dall’illusione che la popolarità online possa compensare i rischi reali.
La Planking challenge
l “planking game”, nato come trend innocuo che consisteva nel sdraiarsi rigidi come una tavola in luoghi inusuali, ha subito una pericolosa escalation quando alcuni utenti hanno iniziato a praticarlo in mezzo alle strade trafficate, sui tetti di grattacieli o sui binari ferroviari. La sfida consiste nel mantenere la posizione più a lungo possibile nei luoghi più rischiosi immaginabili, documentando tutto con foto e video. Questa challenge è stata ipotizzata in diversi casi di cronaca degli ultimi anni
Train surfing: la challenge che spinge i giovani a surfare sui treni
Il “train surfing” consiste nel viaggiare aggrappati all’esterno di treni, metropolitane o tram in movimento, spesso in piedi sui tetti o appesi alle fiancate dei vagoni. Questa pratica, già esistente in alcune aree urbane degradate, è esplosa trasformandosi in una challenge virale che attira migliaia di imitatori.
La sfida ha conquistato particolare popolarità tra gli adolescenti di grandi città, dove i sistemi di trasporto pubblico offrono numerose “opportunità” per contenuti estremi. I partecipanti filmano se stessi mentre viaggiano illegalmente sui mezzi pubblici, spesso sincronizzando i movimenti con musiche trending o compiendo acrobazie sempre più pericolose.
Le conseguenze del train surfing sono potenzialmente devastanti: scosse elettriche dai cavi dell’alta tensione, cadute a velocità elevata, collisioni con tunnel, ponti o altri ostacoli. In Russia, Germania e Stati Uniti si sono registrati diversi morti e feriti gravi legati a questa pratica. Nonostante le campagne di sensibilizzazione e i controlli rafforzati, il fenomeno continua a diffondersi alimentato dalla viralità dei video e dalla percezione distorta del rischio tipica dell’adolescenza.
Blackout challenge: la pericolosa sfida di TikTok dello svenimento
La “blackout challenge”, conosciuta anche come “choking game” o “scarf “game”, consiste nel provocare deliberatamente uno svenimento temporaneo attraverso il soffocamento o la compressione delle arterie del collo. L’obiettivo è raggiungere uno stato di euforia dovuto alla mancanza di ossigeno al cervello e riprendersi appena prima di perdere completamente conoscenza, il tutto mentre ci si filma.
Questa pratica estremamente pericolosa è esplosa su TikTok durante la pandemia, quando molti adolescenti trascorrevano più tempo online e cercavano nuovi modi per attirare l’attenzione. I partecipanti utilizzano cinture, sciarpe, corde o semplicemente le proprie mani per interrompere il flusso sanguigno al cervello, spesso rimanendo soli durante il tentativo.
I rischi della Blackout Challenge sono enormi e spesso sottovalutati: danni cerebrali permanenti, convulsioni, coma e morte per asfissia. Molte vittime sono bambini e preadolescenti che non comprendono completamente le conseguenze delle loro azioni. Il problema è aggravato dal fatto che questa “sfida” può sembrare inizialmente innocua e reversibile, portando a ripetere l’esperienza fino a quando qualcosa va tragicamente storto. Le famiglie delle vittime hanno intentato cause legali contro le piattaforme social, chiedendo maggiori controlli sui contenuti pericolosi.
Cha Cha Slide challenge
La “Cha Cha Slide challenge” prende spunto dalla famosa canzone di DJ Casper e dalla relativa coreografia, ma la versione “estrema” sui social media ha aggiunto elementi di rischio che trasformano un innocuo ballo di gruppo in una potenziale trappola mortale. La sfida consiste nel ballare la coreografia in luoghi sempre più estremi e inappropriati: sui tetti, in mezzo al traffico, sui ponti, mentre si guida o in situazioni di pericolo.
Disturbi alimentari e social, i pericoli delle food challenge
Sono centinaia le food challenge che vengono caricate quotidianamente sui social. Le sfide del cibo diventano un pericoloso “spettacolo” fruibile sui device, tanto da attirare l’attenzione degli esperti sul legame tra disturbi alimentari ed esposizione ai video online.
Sfide social: oltre il 6% degli studenti fra gli 11 e i 17 anni vi ha partecipato almeno una volta
Uno studio epidemiologico, realizzato nell’ambito del progetto dipendenze comportamentali nella generazione Z e portato avanti dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, rivela che il 6% degli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni ha partecipato, almeno una volta, a una sfida pericolosa.
Cosmeticoressia, l’ultima follia social: le bambine creator che usano le creme anti-age delle mamme
E’stata battezzata “cosmeticoressia”, la nuova ossessione delle bambine, anche sotto i dieci anni, per la cura della pelle. Si tratta di baby influencer che si truccano e adottano abitudini di skincare tipiche degli adulti sponsorizzate sui social.