Sostegno ai ceti medi e alle famiglie, soprattutto quelle numerose. Sono i binari sui quali il governo in carica vorrebbe far viaggiare la sua terza manovra, ma il nodo, mai come questa volta con le nuove regole di bilancio europee che impongono un tetto annuale alle spese, sarà dove trovare i fondi. Solo per le misure in favore della natalità occorre trovare nemmeno di 5 miliardi, 1/5 della dote complessiva fin qui ipotizzata.
Due le opzioni sul tavolo: potenziare l’assegno unico per i figli a carico, ad esempio escludendolo dal calcolo isee, oppure introdurre detrazioni specifiche con un limite percentuale parametrato sul numero di figli o sul reddito disponibile e in questo caso il tetto potrebbe oscillare fra il 2 e il 4%. Tradotto in cifre,. per chi dichiara €50.000 lo sconto fiscale sarebbe compreso fra 1000 e 2000 euro. L’obiettivo resta quello di mettere in campo ulteriori strumenti per arginare la crisi demografica. Un tema arrivato oggi anche sul tavolo della riunione dei ministri finanziari europei a Budapest. Per il ministro Giorgetti è un bene che questa emergenza entri nell’agenda dell’Unione per le sue implicazioni in fatto di produttività e crescita.