
Prende forma il maxi emendamento della maggioranza alla legge di bilancio. Il pacchetto di misure principalmente per le imprese varrà 3,5 miliardi di euro e includerà iperammortamento, caro materiali, transizione 5.0 e Zes unica. Lo stesso ministro dell’Economia, Giorgetti, presente in Senato dove la manovra è bloccata da settimane, ha annunciato infatti un “emendamento per venire incontro all’enorme mole di richieste delle imprese”. Dovrebbe trattarsi di una rimodulazione di vecchi fondi, così come sarà una ricollocazione di fondi quella per il ponte sullo Stretto, per via dello slittamento dei lavori ai primi mesi dell’anno prossimo a causa dei rilievi della Corte dei conti. C’è poi l’emendamento che assegna 20 milioni l’anno alla previdenza complementare delle forze dell’ordine e 114 milioni di euro per i servizi di sicurezza durante i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026.
La legge di bilancio 2026, ripete il ministero dell’Economia, è e resta a saldi invariati. In queste ore poi spunta un nuovo fronte tra governo e Banca centrale europea. Per la BCE “le misure a carico delle banche previste in manovra potrebbero portare ricadute sull’erogazione del credito, utili, patrimonio e liquidità”. Questo malgrado le banche italiane, sottolinea Francoforte, presentino una buona solidità finanziaria. Giudizi pesanti, dopo che l’esecutivo con un difficile negoziato aveva trovato un’intesa con l’Abi, per un contributo alle casse dello Stato attorno a 11 miliardi in 3 anni. Il primo fronte era nato attorno all’emendamento sull’oro detenuto dalla Banca d’Italia, su cui però, rassicura Giorgetti, è stata trovata una soluzione.