“Le piacerebbe fare un altro lavoro?”. La prima domanda è di un ragazzino della 5C della “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” di Palermo, scelta per la visita a sorpresa di Sergio Mattarella nella Giornata nazionale del rispetto.
“Io sono piuttosto avanti negli anni, sono vecchio…”, risponde il presidente della Repubblica – ormai è impossibile… Il mio lavoro non è quello che faccio adesso, il mio lavoro abituale era quello di insegnare Diritto costituzionale all’università, che da tempo non faccio più. Quello che faccio adesso non è un lavoro, ma un impegno per la nostra comunità nazionale, è faticoso, però è interessante, perché consente di stare a contatto con la nostra società, con tutti gli italiani, di ogni parte d’Italia, del Nord, del Sud, del Centro, in montagna, al mare, di ogni condizione, di ogni origine”.
Il Presidente della Repubblica invita alla coesione sociale, alla reciproca accoglienza, alla sostenibilità, principi costituzionali della nostra democrazia. La giornata del rispetto si celebra nel giorno della nascita di Willy Monteiro Duarte, assassinato nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. E in questa giornata Mattarella ha scelto di visitare a sorpresa una scuola di Palermo, per incontrare i bambini di una classe multietnica, bersaglio di insulti razzisti nel novembre scorso.