L’aumento dell’inflazione americana oltre le attese (a gennaio – rispetto a dicembre- i prezzi al consumo sono saliti dello 0,5% e su base annua del 3%) non piace ai mercati. Gli investitori temono che porti la Federal Reserve a ritardare nuovi tagli dei tassi di interesse.
Ma se Wall Street reagisce in netto calo, le borse europee non si lasciano scoraggiare troppo.
Le chiusure: Milano perde lo 0,14%, mentre le altre piazze terminano in rialzo. Francoforte a +0,50%, Londra a +0,34% e Parigi a +0,17%. La migliore è Madrid in rialzo di oltre un punto.
A Piazza Affari bancari sempre protagonisti, con Bpm che – dopo la presentazione dei conti e una buona reazione iniziale – perde lo 0,61%; la Popolare di Sondrio corre a +2,11%. Il migliore è Nexi in rialzo del 3,80%.
Euro ancora sotto 1,04 nel cambio col dollaro (1,0349).
Lo spread si riallarga a 109 punti base (rendimento del nostro decennale al 3,56%).
L’oro rallenta e scende a 2.899 dollari l’oncia.