“Ricevo minacce pazzesche che ho ignorato per anni. E mi preoccupo di questi odiatori in generale che dovrebbero essere protetti e curati. Ma io ho visto tutto, come potrei avere paura a uscire di casa?”.
Così la senatrice avita Liliana Segre al convegno ‘Le vittime dell’odio ’al Memoriale della Shoah di Milano. “Dico sempre che ho vissuto invano. Per 30 anni sono andata nelle scuole a raccontare ciò che era successo. E ritrovarmi a 94 anni a sentirmi dire ‘stai attenta, stai a casa’… A me piace vivere, sono attiva, ho tante passioni. E dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi? No” ha aggiunto Segre durante il convegno organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad).
Gli odiatori “dovrebbero essere curati da una équipe di medici. Quando si sanno i nomi, è una preoccupazione della società. Quando ho fatto il vaccino (contro il Covid, ndr) mi hanno scritto come se fossi un untore. Mi augurano la morte? Io risposto calma, ho 93 anni e mezzo. Uno che mi augura la morte, io dico che è lui da curare. Sei malato. Ho visto tutto, come vuoi che abbia paura a uscire?”, ha aggiunto.
“Non mi aspettavo questa ondata di antisemitismo. Ma come ha detto il rabbino Arbib, siamo stati sempre odiati, perseguitati, fummo schiavi in Egitto, ma non si sa se per una forza divina, umana o filosofica, sia pure una minoranza della minoranza, nonostante questo mondo intorno che ci accusa, nonostante millenni e secoli nell’indifferenza generale, questo popolo continua a esistere. Speriamo anche dopo questa ondata spaventosa di odio”.
Un’ondata che investe “per esempio – ha aggiunto Segre – anche gli ebrei italiani che non c’entrano niente con le decisioni politiche di Israele, magari non le condividono, sappiamo che siamo accusati di tutto quello che noi per primi non vorremmo vedere”.
Piantedosi: “L’antisemitismo può alimentare le forme terrorismo”
“Dal 7 ottobre abbiamo avuto il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimenti d’odio. Abbiamo alzato le barriere ma il sentimento di antisemitismo può alimentare forme di terrorismo”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi durante un evento al Memoriale della Shoah di Milano con la senatrice a vita Liliana Segre. “Io noto che nella discussione pubblica c’è una certa sottovalutazione. Negare la parola a qualcuno o assaltare un obiettivo di matrice ebraica, è la cosa più sbagliata. Ogni azione che cela una riproposizione di sentimenti antisionisti e antisemiti va rifiutata da tutti” ha aggiunto Piantedosi.