Un operaio di 42 anni di Alassio (Savona), ha perso la vita e un suo collega è rimasto ferito mentre erano impegnati nella sistemazione del tetto di un’abitazione quando, per cause ancora da chiarire, il 42enne – entrambi erano impegnati in una lavorazione con al tecnica dell’edilizia acrobatica -sarebbe precipitato nel vuoto.
Sul posto sono arrivati i volontari del soccorso con l’automedica del 118, gli uomini del Distretto di Finale dell’Unità operativa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e i Carabinieri. Per l’operaio caduto non c’è stato nulla da fare, mentre il secondo lavoratore avrebbe riportato diverse ferite.
L’incidente è avvenuto in via Stella. I rilievi sono stati affidati ai Carabinieri e al nucleo Psal per la sicurezza sul lavoro.
“Un’altra vita spezzata sul lavoro, a pochi giorni dalla tragedia di Castel Vittorio. Oggi a Loano un edile di 44 anni, nostro iscritto alla Filca Cisl, è morto precipitando da un ponteggio. A lui, alla sua famiglia e ai colleghi va tutta la nostra vicinanza. Ma il tempo delle parole è finito: la Cisl è pronta a costituirsi parte civile perché questa strage quotidiana deve finire“, affermano Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria,
“Inaccettabile limitarsi, ogni volta, a riunioni e proclami all’indomani dell’ennesima tragedia. Non servono più rituali e lacrime di coccodrillo: serve una vera ‘terapia d’urto’ – proseguono dal sindacato – La Cisl ribadisce con forza che la sicurezza deve diventare una priorità nazionale, ‘un investimento e non un costo’, con più controlli, più ispettori, più medici del lavoro, più prevenzione e formazione anche nelle scuole. Fondamentale anche ridurre la precarietà e responsabilizzare maggiormente imprese e istituzioni”.
“È del tutto evidente che non si sta facendo abbastanza – denunciano Maestripieri e Tafaria – nonostante i nostri continui appelli. Oggi paghiamo l’ennesimo prezzo con un’altra vita spezzata. Per questo, come Cisl e Filca, siamo pronti ad andare fino in fondo in tutte le sedi opportune, anche giudiziarie. Non resteremo spettatori inascoltati: la sicurezza sul lavoro deve diventare la vera emergenza nazionale“.