A Mosca elogiano ancora il Summit di Alaska e il Presidente russo Vladimir Putin si rivolge ai suoi alleati, informando innanzitutto l’omologo bielorusso e alleato principale Aleksandr Lukashenko dei colloqui con Trump. Lukashenko, che prima del Summit ha avuto anche lui una conversazione con il Presidente americano, avrebbe accolto con favore i passi intrapresi per risolvere la crisi ucraina. Di ritorno da Alaska il Capo del Cremlino ha già informato i suoi fedelissimi che con Trump ha discusso delle cause profonde del conflitto.
L’eliminazione di queste cause sta alla base dell’accordo e aggiunge che non mancheranno le opposizioni agli sforzi della Russia e degli Stati Uniti per la pace. Ma non solo l’Alaska, Mosca osserva ora gli sviluppi a Washington. Uno dei pochi commenti è quello del Capo del Fondo sovrano russo Kirill Dmitriev.
Il panico si è diffuso tra i sostenitori del conflitto in Ucraina in vista dei colloqui tra Zelensky e Trump, mentre un possibile trilaterale con Zelensky per il Cremlino per ora non è nemmeno un’ipotesi.