Dice di avere “le idee chiarissime”, la ministra del Turismo, Daniela Santanché, sui contenuti della replica alla mozione di sfiducia in Parlamento presentata dal Movimento 5stelle nei suoi confronti, in merito al rinvio a giudizio per falso in bilancio.
Tuttavia, ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia da Napoli, i tempi legati al dibattito non dipendono da lei. Santanché ha risposto così ai giornalisti lasciando la sede del Nauticsud nella Mostra d’Oltremare, dove ha partecipato a un convegno. “Credo che abbiamo parlato, abbiamo già detto tutto” ha precisato Santanché, rispondendo a una domanda di un cronista, che gli ha chiesto se avesse sentito la premier Meloni.
Il rinvio a giudizio per falso in bilancio e la mozione di sfiducia
La ministra del Turismo è stata rinviata a giudizio lo scorso 17 gennaio per una decisione del tribunale di Milano, e della gup Anna Magelli, dopo una breve camera di consiglio. L’ipotesi accusatoria riguarda il falso in bilancio, che tocca in tutto 17 persone, tra cui il compagno della ministra, Dimitri Kunz, e le tre società del gruppo editoriale: Visibilia Editore, quotata a Piazza Affari; Visibilia Editrice e Visibilia srl, in liquidazione). Si tratta del gruppo fondato dalla stessa senatrice di FdI, dal quale aveva lasciato ogni incarico nel 2022, per poi cedere definitivamente le quote alla Vigilia di Natale 2024, tramite la vendita del 75% della controllante Athena Pubblicità agli svizzeri di Wip Finance. La giudice Magelli ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018, dichiarando in questo caso il non doversi procedere tra gli altri anche per Santanché.
Risale invece a lunedì scorso, nell’Aula della Camera, la discussione generale sulla mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo. L’esponente FdI – a differenza di quanto prevede il regolamento – non ha preso la parola ed è andata via. Quella del 10 febbraio era solo la discussione generale della mozione di sfiducia; sui tempi dell’esame e del voto ci sono poche certezze. La mozione è inserita nel calendario della Camera della settimana (da martedì a venerdì), ma giovedì è prevista la convocazione del Parlamento in seduta comune.
La mozione di sfiducia alla ministra, presentata dai 5Stelle, è stata sottoscritta anche dalla capogruppo Pd, Chiara Braga, e da quella di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella.