Dopo circa un mese di tregua, torna a tremare la terra nei Campi Flegrei. Una scossa forte, quella delle 12.47 di lunedì, più lunga di quelle alle quali ci si è abituati da quando è ripreso il bradisismo, avvertita in maniera sensibile anche a Napoli città. Abbastanza da consigliare a qualcuno di scendere in strada. Il bilancio è tutto sommato positivo, non si registrano danni importanti e alla fine è quello che conta, ma tanta è stata la paura. E poteva andare ben peggio per il cedimento di un costone a Bacoli, nell’isolotto di Pennata: se nessuno è stato coinvolto è solo perché, essendo lunedì, l’affluenza non era quella che c’è solitamente nei week end.
L’epicentro del sisma è stato individuato nella zona adiacente il castello aragonese di Baia, nel comune di Bacoli, a 5 km di profondità. A certificare la violenza della scossa la sua magnitudo: 4.6. La più forte dal 1983. La stessa intensità del sisma registrato la notte del 13 marzo scorso che portò centinaia di persone a trascorrere all’aperto la notte. Nessuna richiesta di intervento è giunta alla sala operativa dei vigili del fuoco. La scossa delle 12.47 è stata quella più significativa di uno sciame fatto di almeno altri dodici movimenti tellurici principali, con il sisma più forte di magnitudo 2.2.
Immediate sono scattate le precauzioni: la circolazione dei treni relativa al nodo di Napoli è stata sospesa per effetto del protocollo che prevede lo stop in caso di sciami sismici che superano la magnitudo 4.0. Salvo riprendere gradualmente nelle ore successive. Notevoli gli effetti sulla mobilità ferroviaria: i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno subito rallentamenti fino a 120 minuti, oltre a limitazioni e cancellazioni. Ferma anche la linea 2 della metropolitana di Napoli che serve la tratta che collega la zona occidentale di Napoli con capolinea Pozzuoli, con quella orientale di San Giovanni Barra. E stop fino a sera anche ai treni delle ferrovie locali Cumana e Circumflegrea.
Tra i residenti nell’area dei Campi Flegrei c’è chi la prende con filosofia tutta partenopea e chi quasi non ci fa più caso, abituato com’è a convivere con l’incubo terremoto, ma la scossa ha fatto davvero paura. “E’ stata forte ed è durata più del solito – riferisce un abitante di Bacoli – i lampadari oscillavano, abbiamo sentito i muri scricchiolare. Qualcuno si è riversato per strada. Era un po’ che non si faceva sentire il terremoto, oggi è tornato a farsi vivo. Ci dobbiamo abituare, la paura è stata tanta ma qui nessuno molla”. Sui social tante le segnalazioni: “A Napoli è stata fortissima”, scrive un utente di Facebook. “Avvertita anche a San Giorgio a Cremano”, dice un altro. “Forte e lunga” è il commento più frequente.
Dal sindaco di Bacoli Josi Della Ragione arriva un appello a fare presto: “E’ la scossa con magnitudo più importante riscontrata a Bacoli negli ultimi 40 anni. Ho ascoltato tanto volte che ci sono i soldi per fare i lavori di consolidamento ai nostri costoni. Attendiamo l’inizio di un cantiere da 10 milioni di euro. Ma per mettere in sicurezza la nostra costa ce ne vorranno molti di più. Bisogna però partire subito. Le promesse non possono più bastare. Si deve accelerare”.