A riportare la questione è il quotidiano “La Repubblica”, che riferisce che nel paese si vocifera che Chiara, due anni fa, sarebbe stata violentata da un amico ad una festa. Il giovane in questione sarebbe già stato identificato e sarà sentito dagli inquirenti, ma la ragazza, nelle sue spontanee dichiarazioni, non ha mai parlato di questo episodio e non è escluso che, una volta risentita sul punto, non lo confermi.
La procura di Parma e i Carabinieri stanno indagando per capire fino in fondo cosa ci sia nel vissuto della studentessa agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario premeditato e dell’occultamento di cadavere di un figlio partorito lo scorso 7 agosto, e della soppressione di un altro neonato dato alla luce l’anno scorso.
Al momento, le indagini portano a pensare che Chiara abbia fatto tutto da sola ed è emerso che abbia cercato per lungo tempo sul web come accelerare la nascita o la “sindrome alcolica fetale”, cosa che può ostacolare lo sviluppo del feto o causare un aborto.
Se la storia della violenza fosse vera, Chiara non ne avrebbe parlato con nessuno, né ai suoi genitori, né al suo ragazzo, né alle forze dell’ordine, quindi il reato non è stato perseguito né potrebbe più esserlo, dato che la denuncia penale per abusi deve essere presentata entro un anno dai fatti.