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Home » Non possiamo trascurare le nuove povertà
Politica

Non possiamo trascurare le nuove povertà

Di Sala Notizie13 Novembre 20253 min di lettura
Non possiamo trascurare le nuove povertà
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Non possiamo trascurare le nuove povertà

“Mi auguro che il confronto con il Governo, assicurato, poc’anzi, dalla presidente del Consiglio – sulle risorse a disposizione dei Comuni, sui fondi da destinare a interventi prioritari, sul peso che tuttora esercitano nei bilanci i tagli degli anni precedenti alla spesa corrente, prosegua con spirito costruttivo e di corresponsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella parlando all’assemblea dell’Anci a Bologna.

Secondo il capo dello Stato “il Piano europeo di rilancio è diventato un acceleratore delle professionalità e delle competenze dei Comuni italiani, che adesso sono a disposizione della società e che sarebbe un dannoso impoverimento di risorse non utilizzare al meglio. La agenda per la coesione, che avete presentato alla Commissione europea, presenta particolare valenza. L’Europa dei Comuni non è uno slogan astratto, ma una realtà che invoca un serio programma di lavoro”.

“Il motore dei Comuni è chiamato a mettere in circolo energia sociale, economica, culturale. Sin dal Novecento nelle Amministrazioni comunali si sono spesso sperimentate buone pratiche divenute poi paradigma nazionale. La loro autonomia ha rilievo costituzionale non per generosa definizione ma perché i Comuni costituiscono una realtà originaria. Valorizzarne le funzioni, rafforzarne la solidità, contribuire a migliorare le loro capacità nei servizi ai cittadini, significa investire sul futuro”.

Mattarella continua: “Accorciare le distanze e includere è tema che, nelle sue declinazioni territoriali e nelle sue articolazioni, si impone oggi come priorità. Sono le due città, le due Italie a “doppia anima”, di cui ha parlato il presidente Manfredi. Una società con una struttura demografica come la nostra non può permettersi di trascurare risorse”.

Per il presidente “riguarda gli spazi che producono esclusione sociale, i luoghi del degrado e dell’illegalità, l’abbandono di aree dismesse, la desertificazione e rinaturalizzazione di aree un tempo abitate e presidiate. Siamo davanti a forme inedite di disagio e a nuove povertà, e anche a domande più esigenti, che non possiamo trascurare o mettere tra parentesi”.

“I Comuni costituiscono la prima linea della nostra democrazia e che i cittadini vi si riconoscono. L’essere termometro della partecipazione civica e, dunque, della fiducia nelle istituzioni della Repubblica, sollecita assicurare che essi siano specchio della volontà popolare, tanto più in un momento di preoccupante flessione dell’esercizio del voto”.

“Le minacce e i tentativi di intimidazione agli amministratori locali sono crimini contro la comunità civile, contro l’Italia. Piena solidarietà a tutti coloro che li hanno subiti e che continuano nel loro mandato, se possibile, con più energia di prima”

“Vorrei ripetere di fronte a voi che non possiamo accontentarci di una democrazia a bassa intensità. Questa carenza non potrebbe in alcun modo essere colmata da meccanismi tecnici, che potrebbero, in qualche caso, aggravarla: la rappresentatività è un’altra cosa”. E sottolinea: “La riduzione dell’affluenza alle urne è una sfida per chi crede nel valore della partecipazione democratica dei cittadini”.

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