La democrazia è “duro lavoro” e “inizia da ciascuno di noi”: torna così, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un nuovo discorso pronunciato in Normandia, all’indomani della celebrazioni del D-Day, ricordando tra le altre cose che “la grandezza dell’America non è una cosa del passato”.
“Siamo qui non solo per onorare coloro che hanno mostrato un coraggio così straordinario quel giorno, il 6 giugno 1944, ma per ascoltare l’eco delle loro voci. Per ascoltarli. Ci stanno chiamando e ci chiedono di rimanere fedeli a ciò che rappresenta l’America” prosegue il capo della Casa Bianca da Pointe du Hoc, in Normandia.
Il presidente Usa ha poi paragonato la lotta contro Hitler, e in particolare l’assalto alle spiagge della Normandia, alla resistenza contro Vladimir Putin. “Ogni marine che ha preso d’assalto queste spiagge, ha deciso che un dittatore temuto, che aveva conquistato un continente, aveva finalmente incontrato il suo avversario. Grazie a loro, la guerra si è trasformata. Si sono opposti all’aggressione di Hitler” ha detto Biden. Passando all’oggi, Biden ha aggiunto: “Qualcuno dubita che oggi vorrebbero che l’America si opponesse all’aggressione di Putin qui in Europa? Hanno preso d’assalto le spiagge a fianco dei loro alleati. Qualcuno crede che questi ranger vogliano che l’America vada da sola oggi?”.
“La democrazia americana chiede la cosa più difficile: credere che siamo parte di qualcosa di più grande di noi” si legge ancora nell’intervento del presidente americano. “Dico da tempo che la storia ha dimostrato che gli americani comuni possono fare le cose più straordinarie. E non c’è esempio migliore al mondo che questo” sottolinea ancora Biden.