Nvidia batte Microsoft ed Apple. Il colosso dei semiconduttori è la prima società a raggiungere i 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Un record conquistato nonostante un inizio del 2025 difficile, da maggio, però, i titoli Nvidia hanno messo le ali, guadagnando più del 40% grazie anche a una serie di accordi multimiliardari siglati durante il viaggio del presidente americano in Medio Oriente e al ritrovato ottimismo sull’intelligenza artificiale.
Nvidia è stata co-fondata nel 1993 dall’attuale amministratore delegato Jensen Huang e si è trasformata nell’arco degli ultimi tre anni da società concentrata nella produzione di chip per i videogiochi, a punto di riferimento per l’intelligenza artificiale.
Apple è stata la prima società al mondo a superare i 3.000 miliardi: erano gli inizi del 2022 e allora Nvidia valeva 750 miliardi di dollari. Apple vale oggi 3.100 miliardi e Microsoft circa 3.700.
Huang, nel corso dell’ultima conference call dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre dell’esercizio fiscale, ha detto: “La domanda globale per l’infrastruttura per l’intelligenza artificiale di Nvidia è incredibilmente forte. I Paesi di tutto il mondo stanno riconoscendo l’intelligenza artificiale come un’infrastruttura essenziale proprio come l’elettricità e internet, e Nvidia è al centro di questa trasformazione”.
Jensen Huang, Nvidia Corp,Viva Tech, Parigi, giugno2025 (getty)
Il gigante dei chip Nvidia è diventata la prima azienda a superare la soglia simbolica dei 4.000 miliardi di dollari di valutazione di mercato, trainata dall’entusiasmo degli investitori per i titoli legati all’intelligenza artificiale.
A Wall Street il prezzo delle azioni ha superato i 164 dollari, portando la capitalizzazione di mercato a oltre 4.000 miliardi, per poi ripiegare leggermente. A titolo di paragone, questa cifra è superiore al Pil di Francia, Regno Unito o India.
“Se si guarda al mercato, è un riflesso o uno specchio dell’economia, e i settori più forti dell’economia sono di gran lunga la tecnologia e l’IA. Ecco perché Nvidia vale così tanto e continua a crescere”, ha spiegato Adam Sarhan, analista di 50 Park Investments. Dall’inizio dell’anno, il prezzo delle azioni Nvidia è balzato di oltre il 20%, mentre l’indice Nasdaq, fortemente orientato alla tecnologia, ha registrato un guadagno più misurato di oltre il 6%.

Jensen Huang, Nvidia Corp,Viva Tech, Parigi, giugno2025 (getty)
Rivoluzione Intelligenza artificiale
“C’è un’azienda al mondo che sta guidando la rivoluzione dell’IA, ed è Nvidia”, ha sintetizzato Dan Ives, analista di Wedbush Securities, in una nota. Dal successo di ChatGPT (OpenAI) alla fine del 2022, l’azienda tech fondata 32 anni fa sta vivendo una favola. Le sue costose schede grafiche (Gpu), già fondamentali per l’industria dei videogiochi, sono diventate essenziali per tutte le aziende che si occupano di modelli di IA generativa. “Che si tratti di Perplexity, Open AI, o Gemini di Google, le apparecchiature Nvidia sono alla base della maggior parte di essi”, ha osservato Steve Sosnick, analista di Interactive Brokers.
“La domanda per l’infrastruttura di intelligenza artificiale di Nvidia è incredibilmente forte”, ha assicurato a maggio Jensen Huang, l’iconico ceo dell’azienda californiana. Sebbene Nvidia non renda pubblica la sua lista clienti, ha comunque stretto partnership con i più grandi nomi della tecnologia come Meta (Facebook, Instagram), Microsoft e Alphabet (Google). Molti di questi giganti hanno recentemente annunciato ingenti investimenti, nell’ordine di decine di miliardi di dollari, per rafforzare la propria posizione nella corsa all’intelligenza artificiale.
Timori legati alla Cina
L’ascesa di Nvidia non è priva di sfide, poiché la posizione dominante dell’azienda tecnologica è messa a dura prova. Gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’esportazione dei suoi chip a Pechino, temendo che i player cinesi nel settore dell’intelligenza artificiale potessero superare i pionieri americani. Ciò ha costretto Nvidia ad accettare un onere una tantum di 4,5 miliardi di dollari nel primo trimestre del suo anno fiscale posticipato. “Perdere l’accesso al mercato cinese dell’intelligenza artificiale, che prevediamo raggiungerà quasi i 50 miliardi di dollari, avrebbe un impatto negativo significativo sulla nostra attività e andrebbe a vantaggio dei nostri concorrenti in Cina e altrove”, ha avvertito Colette Kress, direttore finanziario dell’azienda, a maggio.
L’amministratore delegato ha segnalato “opzioni limitate” per continuare a servire i clienti cinesi nel rispetto delle normative statunitensi.
Allo stesso tempo, Nvidia è rimasta scossa dal successo della startup cinese DeepSeek, che è riuscita a costruire modelli di IA paragonabili a quelli di OpenAI (ChatGPT) e di altri leader statunitensi, utilizzando componenti meno sofisticati e in quantità minori (tra cui alcuni chip Nvidia). Dopo la presentazione di questo nuovo attore cinese a gennaio, Nvidia ha perso oltre 600 miliardi di dollari di valutazione in poche ore. Il ritorno in forma del produttore di processori e schede grafiche rappresenta “solo un accumulo di entusiasmo”, ma “ci dice tutto sul presente e nulla sul futuro”, ha avvertito Kim Forrest di Bokeh Capital Partners.
Nvidia riceve un mandato di comparizione dal DoJ statunitense (Reuters)