È atteso per oggi l’ultimo atto della strage di Erba di fronte alla Corte di Cassazione. Due sole possibilità: conferma definitiva della condanna all’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi oppure nuovo processo di fronte alla Corte d’appello di Brescia.
Il ricorso del pool difensivo, guidato dall’avvocato Fabio Schembri, parla di “difetto di motivazione” nella sentenza della Corte d’appello di Brescia che il 10 luglio 2024 ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione del processo e della mancata valutazione delle “nuove prove” che avrebbero dovuto essere “assunte nel dibattimento”, spiega il legale che assiste i due coniugi sin dal primo grado.
Marito e moglie sono ritenuti da 4 sentenze gli unici responsabili dell’eccidio dell’11 dicembre 2006, quando vennero uccisi in casa Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef di due anni, Paola Galli, madre di Raffaella, la vicina di casa Valeria Cherubini e del tentato omicidio di Mario Frigerio, che si salvò grazie a una malformazione della carotide, prima di morire nel 2014. I difensori in quello che è uno dei casi più mediatici d’Italia e che ha spaccato l’opinione pubblica fra ‘innocentisti’ e ‘colpevolisti’, chiede agli ermellini di riaprire una storia che sembrava chiusa: la decisione è attesa già nel tardo pomeriggio di martedì o in serata.
Dopo la discussione durante la mattinata i giudici della Corte di Cassazione si ritireranno in camera di consiglio. Leggeranno il verdetto in udienza pubblica.