Due pachistani, di 30 anni e 22 anni, sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di essere gli autori dell’omicidio del trasportatore 59enne accoltellato a Seano (Prato) la sera del 9 febbraio. I carabinieri li hanno bloccati su un treno da Milano a Torino poco prima delle 20 di stasera. La fuga dei due è durata 24 ore. I carabinieri di Prato hanno collaborato con i colleghi di Torino e Milano e ipotizzano che l’uccisione sia avvenuta per motivi economici: i due pachistani collaboravano con la vittima nella compravendita e nel ritiro degli abiti ai pronto moda di Prato.
La vittima si chiamava Harpal Singh ed era originario dell’India. Viveva a Gonzaga (Mantova) e lavorava per una ditta di trasporti. Non faceva solo l’autista ma aveva anche un incarico di fiducia, commerciale, per acquistare e pagare la merce nelle ditte cinesi del pronto moda a Prato e poi esportata all’estero. Stavolta il viaggio col camion pieno di abiti sarebbe stato in Germania così come era successo in passato. Per fare questo, circolava con molte migliaia di euro, per fare pagamenti e trattare il prezzo se necessario. Venerdì pomeriggio il 59enne è stato aggredito ormai a fine trasferta prima di ripartire verso Nord. Il figlio, da cui si era fatto accompagnare per aiutarlo, lo ha aspettato per un paio d’ore vicino al camion dove la merce veniva caricata via via che era comprata e raccolta con un furgone nelle aziende prescelte. Si erano divisi i compiti. Il giovane stava di guardia al camion, e il padre girava col furgone per le aziende e ritirava la merce. I rapinatori hanno pianificato l’assalto quasi sicuramente dopo averlo pedinato. Singh è stato trovato morto proprio dal figlio che lo cercava da due ore, non vedendolo ritornare al camion. Era stato accoltellato, ed era a terra a breve distanza dall’ultima ditta che ha visitato, in via Copernico a Seano. Gli aggressori sono stati ripresi immagini delle telecamere e i carabinieri avrebbero ricevuto un grande aiuto dalle riprese video. Non ci sono stati testimoni oculari. Lo hanno assalito mentre caricava la merce, il 59enne è stato colpito con più fendenti e lasciato morire, senza dargli alcun soccorso. Sulla salma sarà effettuata l’autopsia. I fermati vengono portati in carcere a Prato.