La Procura di Prato ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Vasile Frumuzache, guardia giurata di nazionalità romena di 32 anni, per l’omicidio dell’escort romena Maria Denisa Adas Paun (Adas), commesso nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorsi.
A conclusione del percorso investigativo, spiega in una nota il procuratore Luca Tescaroli, a Frumuzache sono contestati i reati di omicidio aggravato e di distruzione e soppressione del cadavere della stessa vittima. La Procura parla di concorso con altri soggetti allo stato non identificati.
La Procura ipotizza, come spiega il comunicato, che il 16 maggio “abbia agito con premeditazione, concretizzatasi nell’individuazione del luogo ove si trovava la vittima, nella verifica dell’area, mediante l’effettuazione di due sopralluoghi in via Ferrucci e nell’area adiacente – in corrispondenza del residence, nel corso della giornata del 14 maggio 2025, rispettivamente, a partire dalle ore 2,31 e dalle ore 22,45, in via Buontalenti, ove il giorno dell’omicidio parcheggiava la propria autovettura Golf – al fine di verificare le vie di accesso e l’eventuale presenza e flusso di clienti”.
L’attribuzione delle condotte all’indagato deriva dall’approfondita analisi dei tabulati telefonici delle utenze in uso a Frumuzache e dall’incrocio di tali risultanze con la visione delle telecamere di sorveglianza collocate nelle aree circostanti, in prossimità e a ridosso del residence Ferrucci, nonché i tracciati degli spostamenti della vettura Golf utilizzata dalla guardia giurata (già destinatario di provvedimento di fermo), derivanti dal positioning della stessa, e da quanto emerso dal data base del sistema di lettura targhe delle auto del comune di Prato, che hanno consentito di ricostruire in modo puntuale i suoi movimenti. Movimenti risultati del tutto sovrapponibili, fra l’altro, alla sua presenza nel residence Ferrucci prima, al momento dell’omicidio e successivamente allo stesso. Il positioning dell’auto ha consentito, poi, il rinvenimento il mattino del 16 maggio del corpo senza vita, decapitato, appartenente a Maria Denisa Paun (Adas), in località Montecatini Terme, a ridosso di un casolare abbandonato, nascosto tra i rovi, raggiungibile percorrendo una mulattiera.
Più volte interrogato, il destinatario dell’avviso di conclusione delle indagini ha sempre confessato di aver commesso l’omicidio di Maria Denisa Paun, strangolandola sul letto della camera all’interno del residence il 16 maggio, dopo aver consumato un rapporto sessuale a pagamento con la stessa, e di avere soppresso il suo cadavere, trasportandolo proprio nel luogo dove è stato rinvenuto, provvedendo a tagliare la testa della ragazza in quel luogo (circostanza quest’ultima solo di recente riferita). Il killer ha ammesso di essere la persona ritratta dalle telecamere che risulta aver prelevato i due bagagli della vittima: una valigia nera e un trolley bianco. Ha spiegato di aver trasportato il corpo nella valigia nera di Paun, provvedendo a caricarla nel bagagliaio della sua auto, ove portava anche il trolley alla stessa in uso, dopo aver raccolto gli indumenti nella sua disponibilità presenti nella camera. Inoltre, ha riferito di aver provveduto a bruciare la testa di Maria Denisa e la valigia nera della escort utilizzata per il trasporto nel giardino di casa, cospargendoli con della benzina e con della legna per mantenere la combustione, circostanza che ha trovato obiettivi riscontri. Ha fatto anche ritrovare i telefoni della vittima, nel corso di apposito sopralluogo. Vasile Frumuzache ha sempre sostenuto di aver agito da solo.