“Mercoledì scorso in Vaticano, con i colleghi del Gemelli, l’abbiamo trovato in ripresa, convalescente, ancora un po’ affaticato ma in grande forma”. Rivisto sabato santo, “una cosa mi ha colpito: gli ho detto ‘Santo Padre, è stato anche a visitare le persone che sono in carcere?’ lui mi ha detto di sì e che però era affranto perché non gli aveva potuto lavare i piedi”.
Il professor Sergio Alfieri, dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli, racconta al Tg1 gli attimi che hanno preceduto la morte di Francesco. “Quando sono arrivato a Santa Marta il Santo Padre era ancora vivo, aveva gli occhi aperti, aveva l’ossigeno, aveva una flebo, però non era vigile. Bisognava capire che cosa avesse, non era un problema respiratorio, era ancora vivo però era in coma”. Ha sofferto? “Non si è reso conto, sarà partito un embolo, avrà avuto un ictus, e questo lo posso dire con certezza: il Santo Padre non ha sofferto”.