“Il Papa sarà dimesso domani, in condizioni stabili ormai da due settimane. Il periodo di riposo a Casa Santa Marta continuerà e il Pontefice sarà in convalescenza per almeno due mesi”. Lo ha spiegato il prof. Sergio Alfieri, responsabile dell’equipe medica che ha in cura il Pontefice al Policlinico Gemelli.
“Nei pazienti anziani con una polmonite bilaterale, come quella che ha colpito il Papa, è corretta una dimissione dall’ospedale anche se la situazione dell’infezione non è completamente risolta. Infatti nel Santo Padre – come spiegato bene dai medici – sono presenti ancora miceti – ma la polmonite prima di ‘sparire’ ha bisogno di molto tempo, anche mesi. Ora però inizia la convalescenza a Santa Marta che deve essere molto rigorosa, il Papa non deve affaticarsi e deve essere bravo nella riabilitazione come ha dimostrato fino ad oggi. Gli auguro di rimettersi presto”. Lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali. Oggi la conferenza stampa al Policlinico Gemelli dei medici che hanno curato il Papa con l’annuncio delle dimissioni previste per domani.
Papa Francesco “non ha avuto il Covid” e non ha il diabete”. Lo hanno spiegato i medici dell’équipe del Policlinico Gemelli nel corso del briefing con la stampa dall’ospedale romano. “Durante il ricovero, le condizioni cliniche” del Papa “hanno presentato due episodi molto critici nei quali il Santo Padre è stato in pericolo di vita”, ha detto il prof. Sergio Alfieri, “Le terapie farmacologiche, la somministrazione di ossigeno ad alti flussi e la ventilazione meccanica non assistita – ha aggiunto – hanno fatto registrare un lento e progressivo miglioramento facendo uscire il Santo Padre dagli episodi più critici”.
“Quando ha saputo delle dimissioni? Era contentissimo, era da almeno 3-4 giorni che chiedeva quanto poteva tornare a casa”, hanno raccontato il professor Sergio Alfieri e il dottor Luigi Carbone nel corso del briefing con la stampa.